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Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 25 gennaio 2002 00:00:00
Era custodita a Cava, nell'abitazione di una persona indagata per ricettazione, gran parte delle opere d'arte rubate nei giorni scorsi in alcune abitazioni dislocate tra Agropoli, Capaccio e Santa Maria di Castellabate. Reperti abbastanza importanti, tra cui 315 monete antiche, risalenti al V e VI secolo avanti Cristo, 188 reperti in bronzo di epoca medievale, 2 quadri dipinti ad olio a firma «P. Avallone», risultati rubati alla famiglia De Angelisi di Castellabate. Le indagini, coordinate dal comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Gilberto Murgia, sono dirette, ora, a verificare se il ricettatore abbia provveduto già a piazzare sul mercato nero altra roba di valore, trafugata in altre abitazioni della provincia.
La scoperta
Alla scoperta del colossale traffico di opere d'arte rubate in provincia di Salerno ha contribuito notevolmente l'arresto di quattro malviventi, tutti di nazionalità croata, effettuato qualche giorno fa dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, che sono riusciti a mettere le mani su una rete di malfattori, che, usando tecniche evidentemente ben collaudate, si erano specializzati in furti di opere d'arte e di mobili antichi. È stato proprio il furto di mobili d'epoca, effettuato la notte di domenica scorsa a Casalbuono, a mettere sulla pista giusta gli inquirenti. Sorpresi da una pattuglia del Nucleo operativo dei Carabinieri di Sala Consilina, che stanno collaborando con i loro colleghi di Eboli e di Agropoli, quattro persone di nazionalità croata, Patrik e Sakar Amitravici, di 22 e di 24 anni, Maristz Armisevic, di 40 anni, e Slobodan Djarkevic, di 39 anni, tutti provenienti da Niksic, un piccolo centro a sud della Croazia, furono arrestate dopo un breve inseguimento nei pressi di Padula, dopo aver tentato di portare via dei mobili antichi da una casa privata di Casalbuono. Gli accertamenti tecnici, svolti dall'unità scientifica dell'Arma, stanno ricostruendo gradualmente la carriera criminale degli arrestati. Grazie alla rilevazione di impronte digitali e di altro materiale rinvenuto, gli inquirenti sono sulle tracce di un colossale traffico di opere d'arte rubate, che potrebbe acquistare rilevanza ancora più forte già nelle prossime ore.
Fonte: Il Portico
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