Tu sei qui: CronacaRiaperta l'Officina, residenti in rivolta
Inserito da (admin), lunedì 27 ottobre 2003 00:00:00
Inquinamento acustico, fumo e cattivi odori che si disperdono per il quartiere. Vigili e poliziotti che si danno il cambio ininterrottamente fino alle 3.40 del mattino. Il Comune imballato fra i diritti degli esercenti ed il dovere di garantire tranquillità e vivibilità a tutti i cittadini. Giornate campali per i residenti delle vie Principe Amedeo, Nigro e Parisi. Venerdì, infatti, ha riaperto i battenti l'Officina 249 di via Principe Amedeo, gestita dalla società Pentagramma di Giuliano Cardamone, e sono ricominciate le tribolazioni per i residenti. E' stato subito l'inferno, tra nuvole di fumo che fuoriusciva dalle cucine del locale, emissioni sonore ed il viavai delle pattuglie dei Vigili Urbani e degli agenti del Commissariato locale, sollecitati ad intervenire dai residenti infuriati. L'ultima chiamata alle 3.25. I poliziotti constatavano la presenza di una piccola folla che sostava davanti all'ingresso del locale, con porte e finestre della discoteca costantemente aperte e sosta non regolare di numerose auto sia lungo la Statale 18 che in via Felice Parisi. Una querelle che dura ormai da anni, quella fra i residenti della zona e l'Officina 249, combattuta a colpi di denunce, richieste di controlli ed ordinanze di sospensione dall'attività, puntualmente emesse dagli organi di controllo sia locali che provinciali. Da una verifica effettuata nei giorni scorsi dai Vigili Urbani, sembra che la società Pentagramma abbia ottemperato a tutte le prescrizioni di legge previste per un locale di pubblico intrattenimento. «Però i disagi - afferma Franco Palazzo, che abita nei pressi della discoteca - sono ancora avvertibili. L'inquinamento acustico si protrae anche oltre l'orario stabilito dal Comune ed è avvertito da tutti noi come motivo di sofferenza. Siamo costretti a convivere con il disagio. Di notte, solo con i tappi alle orecchie riusciamo a trovare un attimo di pace. La mattina, poi, dobbiamo andare a lavorare. Credete che, dopo notti quasi insonni, si possa essere nel pieno delle nostre facoltà psicofisiche?». Giuseppe Salsano, responsabile dell'associazione "Ordine e quiete", afferma: «Ci sta bene che i locali pubblici si consorzino, ci sta bene che lavorino e guadagnino, ci sta bene che diano lavoro. Non ci sta bene che, per fare tutto ciò, creino continui disturbi e violino i diritti fondamentali della gente».
Fonte: Il Portico
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