A 28 anni dalla sua dipartita, il maestro del surrealismo continua a stupire il mondo, questa volta con i suoi celebri baffi che sono rimasti illesi dai processi di decomposizione, e il resto del corpo, grazie all’imbalsamazione, è ancora in ottimo stato di conservazione. Il Corriere della Sera riporta quello che racconta il medico legale Narcis Bardalet dopo l’esumazione del cadavere: «I baffi indicano sempre le ore 10 e 10 come desiderava lui. È un miracolo» ha affermato Bardalet alla radio catalana RAC1, ed ha aggiunto che: «I suoi baffi sopravviveranno nei secoli». Il team di medici legali era stato incaricato di prelevare campioni di tessuto dal corpo dell’artista poco prima di mezzanotte ed hanno estratto unghie, capelli ed ossa. Questi reperti saranno poi inviati all’ Istituto Tossicologico Nazionale di Madrid per l’analisi del DNA e il confronto con quello della donna Pilar Abel, 61 anni, che afferma di essere figlia naturale di Dalì. Dopo le procedure la tomba sarà riaperta per ricomporre il cadavere, come indicato dalla Fondazione Gala-Dalì; ai pochi presenti durante il processo di esumazione è stato chiesto di consegnare cellulari ed altri dispositivi elettronici per evitare foto della salma. Se la paternità del pittore sarà riconosciuta, la Abel riceverà il 25% dell’eredità del maestro, il quale non avendo figli alla morte ha lasciato il suo patrimonio allo stato spagnolo, indicando la Fondazione Gala-Dalì come amministratore. Se il riscontro sarà invece negativo la Fondazione ha annunciato che chiederà alla donna il risarcimento di danni e spese provocati dalla sua richiesta e dall’esumazione.