Tu sei qui: CronacaRifiuti, esercenti nel mirino
Inserito da (admin), venerdì 10 ottobre 2014 00:00:00
Stretta sulle regole della raccolta differenziata, tempi duri in vista per gli esercenti. In particolare per quelli che dovessero risultare recidivi nelle violazioni sullo sversamento dei rifiuti. All’inasprimento delle pene previste dal regolamento comunale sta, infatti, lavorando l’assessore all’Ambiente, Fortunato Palumbo, di concerto con l’ufficio Suap del Comune. Il tutto per cercare di arginare il fenomeno dei conferimenti errati dei rifiuti, specie nel centro cittadino.
Via Nigro, Corso Principe Amedeo ed i vicoli del centro storico, durante i fine settimana e non solo, diventano delle pattumiere a cielo aperto. Nessun rispetto per l’ambiente e per i residenti. Cosa ancor più grave è che, malgrado la linea dura adottata dalla Polizia Locale, che sta comminando multe a raffica (per i negozianti l’ammenda è di 250 euro), la città è sempre più sporca. Già all’inizio dell’anno si parlò di inasprire le pene, ma poi l’ipotesi è caduta nel vuoto. Nel regolamento comunale sulla disciplina del centro storico, che poi è stato rivisto, si ipotizzava la chiusura per molti giorni anche per chi conferiva i rifiuti senza effettuare la differenziata.
A non accettare più lo scempio del conferimento selvaggio dei rifiuti da parte dei gestori dei locali pubblici e da alcuni esercenti, è l’assessore all’Ambiente, Fortunato Palumbo, che aveva già minacciato la chiusura dei locali. La modifica al regolamento, poi, non c’è più stata, ma a distanza di alcuni mesi il problema si è riproposto. Ed il delegato all’Ambiente, insieme con gli addetti dell’ufficio Suap, ha preso concretamente in considerazione la possibilità di prevedere la chiusura per gli esercenti recidivi. Insomma, si tratta molto più che di una semplice ipotesi.
In realtà, l’inasprimento delle pene, ma non la chiusura dei locali, era già stato stabilito da un’ordinanza sindacale del 4 marzo 2011, con la quale si dispone il divieto di abbandonare e depositare rifiuti di qualsiasi genere sul suolo comunale, nelle acque superficiali e sotterranee e comunque nei luoghi diversi da quelli stabiliti per la raccolta differenziata. Previsti fino a 3 anni e mezzo di reclusione per chi, in modo incontrollato e presso siti non autorizzati, abbandona, scarica, deposita rifiuti pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti, domestici e non. Fino a 5 anni di reclusione ed una multa da 20mila a 60mila euro, invece, per chiunque realizza o gestisce una discarica non autorizzata. Ma l’obiettivo ora è tenere pulito il centro cittadino. E gli occhi sono tutti puntati su locali e negozi.
Annalaura Ferrara
Fonte: Il Portico
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