Continua a destare preoccupazione la rete fognaria del quartiere Gescal di Santa Maria del Rovo. I cittadini non vorrebbero sborsare tanti soldi per una rete fognaria di cui sono dubbie sia la proprietà che la gestione. I residenti brancolano nel buio, inseguendo ridde di voci, ipotesi e perizie tecniche. La buona tenuta complessiva della rete si scontra con le tracimazioni del liquame dai pozzetti, che invade i viali pedonali, i parcheggi e le stesse abitazioni, soprattutto se l'intervento di espurgo non è sollecito. Una perizia tecnica, commissionata dagli stessi cittadini, ha evidenziato un difetto di costruzione, una contropendenza dell'ultimo tratto del collettore prima dell'ingresso alla fogna comunale: sarebbe questa la causa dei disagi dei cittadini e ci vorrebbero almeno 5.000 euro per avviare lavori di aggiusto. «La stipula della convenzione - afferma Raffaele Cervanti, ex consigliere di Circoscrizione - tra Comune ed IACP non è importante solo per il piano riscatti, ma anche per queste "piccole" cose. Allo stato, infatti, non è certa la proprietà delle fogne e potrebbe accadere per assurdo che, se fossero consegnate al Comune, dovrebbe provvedere quest'ultimo alla manutenzione. La gente, però, dovrebbe sopportare il problema per chissà quanto tempo ancora».