Per un altro anno il Piano di Zona Ambito S3, di cui il Comune metelliano è ente capofila, aiuterà le classi deboli con il servizio di teleassistenza, che sarà riproposto dopo il primo esperimento semestrale. Ieri mattina sono stati pubblicati il bando ed il capitolato speciale d'appalto per garantire in tempi brevi l'affidamento del servizio, di durata annuale (a partire presumibilmente dal 1° luglio), che viene in soccorso di diverse categorie a rischio sociale e bisognose di assistenza qualificata. Il servizio centralizzato di teleassistenza si occuperà dei portatori di handicap gravemente invalidati che non hanno assistenza familiare continua, degli ultra65enni che vivono da soli e delle persone che hanno meno di 65 anni con grave malattia. Il servizio riguarderà anche coloro che sono abbandonati dalle famiglie e che vivono in zone isolate o con barriere architettoniche, coloro che sono ansiosi e non possono fare affidamento sulle cure dei familiari e coloro che sono dimessi dalla struttura ospedaliera e che hanno bisogno di assistenza domiciliare. 56mila euro il prezzo a base d'asta. La gara d'appalto sarà aggiudicata secondo diversi parametri e tramite l'assegnazione di un punteggio totale pari a 100 punti, divisi in massimo 40 per l'offerta economica e massimo 30 sia per la qualità del servizio da offrire che per le capacità organizzativa e progettuale. Le ditte interessate dovranno consegnare tre buste separate, racchiuse in un unico plico, contenenti la documentazione amministrativa, la documentazione tecnica e di progettualità gestionale ed infine l'offerta economica. Il servizio da espletare consiste nella teleassistenza, nel controllo e nel soccorso dell'utenza mediante degli apparecchi periferici omologati, che dovranno garantire la giusta comunicazione tra il paziente e l'ufficio centrale di teleassistenza. Il servizio risponderà in tempo reale alle situazioni di emergenza sociale e sanitaria, garantendo la pianificazione ed il coordinamento degli interventi in sinergia con le altre forze di soccorso. Tra i compiti del futuro affidatario anche l'attivazione di presidi cittadini, l'insegnamento dell'apparecchio in dotazione, la costituzione di una banca dati, l'avviso dei parenti più vicini che possano prestare un primo soccorso in casi di grave emergenza nell'attesa dei soccorsi. Il Piano di Zona comunicherà all'affidatario i soggetti (circa 170 l'anno scorso) che hanno più bisogno del servizio di teleassistenza. L'aggiudicatario, riunito anche in Ati, sarà tenuto ad assicurare la professionalità degli operatori impiegati nel servizio, che dovranno gestire le emergenze, avvisando anche gli enti territoriali di soccorso, aggiornare gli archivi ed i calendari delle prove, effettuare le prove e programmare gli eventi tecnici.