Tu sei qui: CronacaRitorno a scuola, Cts: «Garantire quanto prima il distanziamento in ogni istituto»
Inserito da (redazioneip), giovedì 20 agosto 2020 08:44:08
Manca meno di un mese al 14 settembre, data in cui le scuole italiane riapriranno i battenti, e l'obbiettivo del Comitato Tecnico Scientifico (Cts), come riporta ANSA, rimane invariato: garantire quanto prima il necessario distanziamento interpersonale. Ieri, nel corso di una riunione, il Cts ha confermato che «tutti gli interlocutori coinvolti stanno mettendo le loro competenze al servizio di questo obiettivo, lavorando per l'identificazione di spazi che possano utilmente complementare quelli esistenti, per l'acquisizione dei banchi (che arriveranno a partire dall'8 settembre e la cui distribuzione sarà completata nel mese di ottobre sull'intero territorio nazionale), per identificare percorsi che disciplinino le entrate e le uscite degli studenti, nonché i movimenti all'interno degli istituti, in maniera da evitare assembramenti».
«Si è lavorato - continua il Cts - per un attivo coinvolgimento sia dei pediatri di libera scelta che dei medici di medicina generale, i quali saranno chiamati assieme ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie locali a garantire ottimale supporto alle scuole e gestione, secondo le normative vigenti, dei soggetti infettati da Sars-CoV-2 e dei loro contatti».
«L'orientamento del Comitato Tecnico Scientifico (Cts) è per un uso esteso delle mascherine a scuola - dice il coordinatore del Cts Agostino Miozzo a SkyTg24 -Questa malattia ha imposto tre pilastri: il distanziamento, l'uso della mascherina e l'igiene. Sono indiscutibili e saranno validi per il mondo scolastico. Sopra i sei anni sarà richiesto, in Italia come in altri Paesi, che ci imponiamo l'uso della mascherina e il distanziamento. Poi ci saranno condizioni particolari, come l'uso se c'è un ragazzo non udente in classe, l'interrogazione, momenti del contesto locale che saranno valutati. L'indicazione però sarà: utilizziamo la mascherina perché è un importante strumento contro il virus».
«E' sicuro che ci saranno dei casi nelle scuole. Se si dovesse verificare un caso non vorrà dire chiudere le scuole, vorrà dire esaminare il contesto di volta in volta e, se necessario, mettere in quarantena una classe o l'intera scuola: questo sarà discusso di volta in volta con le autorità sanitarie locali», conclude Miozzo.
Fonte: Il Portico
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