Tu sei qui: CronacaRivolta antenne, oggi l'incontro decisivo
Inserito da Il Salernitano (admin), giovedì 1 aprile 2004 00:00:00
Rinviato a stamane l'incontro tra i vertici dell'Arpac, l'Amministrazione comunale e la residenza della Maddalena per la questione dell'antenna per telefonia mobile in procinto di essere installata nella località metelliana su un suolo comunale, come previsto dal piano di razionalizzazione delle antenne. Il confronto tra il dott. D'Alessio, dirigente Arpac, e la residenza della Maddalena, in programma stamane alle 11.30, potrà chiarire molti dubbi sulla sorte della postazione contestata. Chiesto l'intervento anche dell'ufficiale sanitario, per verificare lo stato di salute della zona, che versa in un totale degrado. La sinistra, intanto, replica alle accuse e contrattacca. «Durante il mio secondo mandato di primo cittadino di questa città - dice l'ex sindaco Raffaele Fiorillo - non ho per niente favorito le antenne abusive. Anzi, con un'ordinanza del 2001, impedii che nuove antenne potessero essere installate per un periodo di 4 anni. E ricordo molto bene che facemmo togliere un ripetitore telefonico che era stato installato nella zona dei Cappuccini». Precisando, poi, che l'opposizione non ha appoggiato alcun piano per la razionalizzazione delle antenne sul territorio metelliano, la diessina Flora Calvanese commenta: «Vero è che il Decreto Gasparri ha liberalizzato l'installazione di ogni tipo di antenna o ripetitori di segnali, ma è anche giusto dire che è stata quest'Amministrazione comunale a dare in affitto i suoli per l'installazione di nuove antenne in luoghi, come quello della Maddalena, che vivono già diverse problematiche, derivanti dall'amianto dei prefabbricati e da altre situazioni sociali pessime. Come opposizione, comunque, noi non condividiamo la protesta della residenza e tanto meno l'abbiamo appoggiata». Intanto, la protesta incalza. Gli abitanti della zona si stanno attivando per continuare nel loro braccio di ferro contro l'Amministrazione comunale. Dopo la rivolta di lunedì pomeriggio, quando fu bloccato il traffico e si voleva dar fuoco ai bidoni elettrici, da ieri pomeriggio striscioni offensivi contro la Giunta Messina ed il suo entourage sono affissi in prossimità del suolo dove si ergerà la nuova antenna, alta più di 3 metri. Un'antenna, come fanno sapere dall'Arpac, che rispetta tutte le misure di sicurezza ed emana onde pari ad 1 watt, raggio umts, che rappresenta la 15esima parte di quelle emanate da un comune forno a microonde. La Calvanese, intanto, lancia una proposta: «Perché non spostare i ripetitori nelle zone alte della città, tipo le montagne, e permettere, quindi, una vita sana e tranquilla alla popolazione di una zona che ora si trova a dover convivere con un ripetitore a meno di 50 metri dalla zona abitata?». Altre antenne simili a questa sono già presenti o sono previste a Pregiato (nei pressi del Palazzetto), sul Palazzo di Città, a Monte Castello, al "Simonetta Lamberti" e presso l'ex bruciatore di S. Lucia.
Fonte: Il Portico
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