Autisti del Cstp ostaggi di un branco di minidelinquenti che ogni sabato sera rendono un vero calvario le corse delle ore 21 e 22 verso le frazioni Santa Lucia e Sant'Anna. Lo denunciano i sindacalisti Nicola Milione (Fit-Cgil), Domenico Calabrese (Fit-Cisl), Gaetano Murino (Cisal) ed Antonio Iovine (Ugl Trasporti). «Da mesi siamo oggetto - dicono - di questi atti vandalici, che, oltre ai danneggiamenti del mezzo, sono sfociati addirittura nell'aggressione personale». Un mucchio selvaggio di adolescenti che intimidiscono passeggeri ed autista, spalleggiati dagli stessi genitori, che - raccontano i sindacalisti - hanno addirittura minacciato il malcapitato di turno affinché non denunciasse il figlio minorenne. «Una situazione intollerabile - aggiungono - che abbiamo sopportato per mesi sperando fossero solo episodi. Invece, sono addirittura peggiorati. A nulla è servita la presenza di qualche pattuglia dei Carabinieri. Fatti analoghi iniziano a ripetersi anche durante la settimana. A questo punto non possiamo rimanere impassibili, abbiamo chiesto a Polizia e Carabinieri di identificare e rendere inoffensivi questi ragazzi. Anzi, chiediamo aiuto agli stessi residenti, gente di grande educazione e dignità, anch'essi danneggiati da questo branco di mascalzoni che getta discredito sulle due frazioni». Anche il parroco di Santa Lucia, don Beniamino D'Arco, ha lanciato il suo monito dal pulpito durante l'ultima messa domenicale. Il Consorzio salernitano dei trasporti pubblici ha formalizzato una richiesta d'intervento a Polizia e Carabinieri ed ha informato il sindaco Messina. «Sono fatti intollerabili. La Polizia - afferma Alfonso Laudato, assessore alla Città Sicura - deve intervenire ed intentificare i responsabili di questi atti di pura delinquenza. Anche se non di competenza dei Vigili, ho chiesto maggiore attenzione il sabato sera, almeno al capolinea». È da tempo che la paura corre sulle linee del trasporto pubblico a Cava de'Tirreni. Anche da parte degli utenti sono state numerose le segnalazioni e le denunce presentate, per chiedere interventi dopo gli episodi di aggressione che li hanno visti come vittime.