Non con la stessa frenesia dei mesi scorsi, non con il pericolo di sforare il Patto di Stabilità, riprenderà a breve a Cava de’ Tirreni l’alienazione degli immobili comunali. I primi bandi, pronti a marzo, riguarderanno i mini-alloggi di recente ammessi nella lista e gli esercizi commerciali di Corso Umberto I e Via della Repubblica. Escluso, almeno per il momento, il Complesso Monumentale di San Giovanni.

Pur confermando la destinazione alberghiera per la storica struttura, il sindaco Marco Galdi sembrerebbe aver avviato una riflessione con i dirigenti dell’Ente metelliano per frazionarne la vendita. Nelle sue intenzioni vi sarebbe, infatti, l’idea di scomporre il Complesso in lotti da mettere sul mercato in maniera singola. Una soluzione, questa, che sarebbe capace di agevolare la partecipazione all’asta pubblica dell’immobile, dopo gli insuccessi dei precedenti tre avvisi.

La reazione degli esponenti politici d’opposizione e soprattutto dei Comitati sorti ad hoc in città (tra cui “Davide contro Golia” di Mario Farano) non è tardata però ad arrivare. Sotto il grido “No alla svendita”, hanno infatti ripromesso battaglia, dichiarandosi pronti ad adire le vie legali contro il sindaco Galdi per chiedere il risarcimento dei danni arrecati alla città dal mancato introito dei precedenti bandi di vendita. Ed una particolare attenzione sarà dedicata alle valutazioni che saranno affidate ai lotti di San Giovanni con i nuovi avvisi pubblici.

Intanto, l’Ufficio Patrimonio di Palazzo di Città è già al lavoro per la redazione dei primi bandi degli immobili comunali che saranno messi in vendita nel prossimo mese di marzo. Tra questi vi sarebbero 7 mini-alloggi e 5 locali commerciali, di cui 4 in Via della Repubblica ed uno nel centro storico.