Tu sei qui: CronacaSan Pietro abbandonata, il parroco non ci sta
Inserito da (admin), venerdì 19 marzo 2004 00:00:00
Tra precisazioni, polemiche ed appelli, il dibattito sulla frazione San Pietro continua. Dopo le provocazioni dei giorni scorsi, forte è stata la reazione degli abitanti, dei politici del borgo e dello stesso parroco sull'impegno per un recupero di quella vivibilità ed operosità che hanno sempre caratterizzato la storia della località. Il primo a farsene carico è il giovane parroco don Amedeo Ciardi, vocazionista, da poco tempo alla guida della comunità: «In questi mesi non mi sono mai sentito solo, né i miei parrocchiani. Le autorità locali ci sono state particolarmente vicine, con discrezione, ma concretamente. È una comunità vivace, dinamica. Accanto all'oratorio parrocchiale lavorano altre associazioni, come il gruppo "San Mattia", l'associazione "Il Campanile", il coro parrocchiale. Si è ricreata un'atmosfera di serena partecipazione ai problemi dell'altro, che indubbiamente serve per la crescita umana e spirituale di ognuno di noi. Occorre guardare avanti, non soffermarsi solo agli aspetti negativi e lavorare insieme, pur nel rispetto dei ruoli e nelle diversità delle posizioni. E chi grida deve fare prima autocritica delle proprie responsabilità ed omissioni». Don Amedeo non aggiunge altro. San Pietro indubbiamente, come tutte le altre frazioni, avverte la crisi delle comunità. «Negli anni '80 - spiega Gigetto Durante, consigliere forzista - la Circoscrizione ha rappresentato un momento forte di partecipazione all'interesse politico. Il cittadino si sentiva interessato alle problematiche del suo territorio e le risposte erano più immediate. Oggi, tuttavia, si sta lavorando per un progetto di recupero urbanistico della frazione. Con l'impegno della Giunta Messina e quello altrettanto fattivo del consigliere provinciale Gianpio De Rosa, siamo riusciti ad ottenere benefici per tutti i villaggi metelliani». La frazione ha sempre sfornato esponenti politici alla città: negli anni '50 con Luigi Durante, poi con Gianni Guida, Antonio De Rosa, ed ancora con Gianpio De Rosa al Comune ed alla Provincia, Gigetto Durante e Franco Musumeci. Quest'ultimo è stato particolarmente critico: «Chi è all'opposizione può dare solo il suo contributo, suggerire soluzioni, ma il potere appartiene a chi comanda. È Messina che deve operare. Per vivacizzare e valorizzare la frazione, Fiorillo portò a San Pietro il Centro Intermedia, un fiore all'occhiello dell'informatica, il corso universitario della Facoltà di Architettura, diede il via agli insediamenti abitativi. Oggi, purtroppo, quella spinta è venuta a mancare».
Fonte: Il Portico
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