Tu sei qui: CronacaScacchiera in Piazza Abbro, subito la prima "partita"
Inserito da (admin), martedì 29 maggio 2012 00:00:00
Non ancora ha trovato attuazione, ma ha già suscitato notevoli divisioni. Si tratta del progetto di restyling di Piazza Abbro, che nei piani dell’Amministrazione comunale sarebbe chiamata ad ospitare una scacchiera con relativa gradinata a lato. Malcontenti e polemiche che dividono la città, a partire dall’Associazione dei Consumatori Assoutenti, che per bocca del Presidente provinciale Avv. Francesco Avagliano, denuncia le criticità del progetto.
Mancato coinvolgimento della cittadinanza e possibile danno finanziario per il Comune metelliano sono i principali aspetti negativi evidenziati dall’avv. Avagliano. «Non c’è che dire, un’altra idea bizzarra e bislacca di Galdi e della sua Amministrazione - tuona il Presidente provinciale di Assoutenti - Non è certamente spendendo circa 5 milioni di euro per ristrutturare Piazza Abbro che si assicura a Cava un futuro roseo con turisti che accorreranno a frotte nella nostra città per ammirare la scacchiera in Piazza Abbro. Se poi si aggiunge che per progettare tale opera si è dovuto fare ricorso, anche se in parte, a tecnici esterni, magari non cavesi, ma amici di qualcuno dei consiglieri di Galdi, la cosa fa ancora più irritare».
Ma la risposta del sindaco Galdi non è tardata ad arrivare. Difendendo l’idea di rifare il look alla piazza antistante al Palazzo di Città, il primo cittadino ha motivato la decisione come «scelta di marketing», capace di alimentare ancor di più le tradizioni e gli scenari folcloristici che contraddistinguono la “città dei portici” al pari di Vicenza, Modena Rapallo e Poggio Imperiale, altri centri dove è posta nel cuore della città la scacchiera.
Ma c’è di più. Nell’idea del governo Galdi la nuova scacchiera potrebbe anche diventare location di eventi tradizionali ed iniziative folcloristiche, magari convogliandole in una “Settimana rinascimentale”, che a luglio potrebbe far segnare il suo esordio. Lo stesso Galdi, inoltre, rispondendo alle tante criticità al progetto non ha mancato di replicare all’avvocato Avagliano, invitandolo a dare un’occhiata alle consulenze delle precedenti Amministrazioni prima di gettare fango sull’attuale spesa di denaro pubblico.
E su quest’ultimo punto è giunta la controreplica dell’avv. Francesco Avagliano, che ha tenuto a sottolineare che «l’Assoutenti cercherà di opporsi, per quanto possibile, a questo ulteriore scempio architettonico che si vuole perpetrare a danno della città e dei cittadini». Una “battaglia”, questa, che sarà portata avanti in nome di una politica che riguarda “tutti” i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente di chi fa politica attiva, ovvero di chi opera nelle strutture deputate a determinarla. «Politica - continua l’avv. Avagliano - è l’occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo stato e/o le sue substrutture territoriali. In tal senso “fa politica” anche chi, subendone effetti negativi ad opera di coloro che ne sono istituzionalmente investiti, scende in piazza per protestare».
Fonte: Il Portico
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