Tu sei qui: CronacaScarichi inquinanti, sequestrati tre capannoni
Inserito da (admin), mercoledì 19 gennaio 2005 00:00:00
Scaricavano acque reflue industriali nel torrente Cavaiola e smaltivano illecitamente rifiuti, speciali e non. Sono questi i reati scoperti nel corso di un blitz dei Carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) di Salerno, che ha portato al sequestro di tre capannoni della zona industriale che svolgevano attività di verniciatura per l'industria metalmeccanica "Decom S.r.l.". Secondo i Carabinieri del Noe, diretti dal comandante Giuseppe Recchimuzzi, in assenza di regolare autorizzazione l'industria metalmeccanica sversava acque altamente inquinanti nel torrente Cavaiola, oltre ad immissioni illecite in atmosfera. L'operazione, svoltasi ieri, rientra in un più vasto quadro di indagini scaturite dalla notoria emergenza ambientale per l'inquinamento del torrente Cavaiola, affluente del fiume Sarno, e mirata al monitoraggio del bacino idrografico, al fine di individuare eventuali scarichi industriali abusivi ed altamente inquinamenti. L'attività di controllo è partita già da qualche mese e vede impegnati i militari del Noe in collaborazione con la Procura di Salerno. Ieri mattina, i Carabinieri hanno fatto irruzione nei tre capannoni di via XXV Luglio, attigui tra loro per una superficie di circa 300 metri quadri ed adibiti dall'industria metalmeccanica "Decom S.r.l." per l'attività di verniciatura. A motivare l'incursione ci sarebbe un precedente: un paio di anni fa, proprio sul corso della Cavaiola, comparvero delle chiazze di colore rosso. Le indagini dell'Ufficio di Prevenzione collettiva confermarono la natura altamente inquinante delle sostanze, con ogni probabilità derivante dagli scarichi di stabilimenti dediti all'attività di verniciatura. All'epoca dei fatti i controlli non diedero alcun esito. Al termine delle ispezioni, i Carabinieri hanno posto sotto sequestro i tre capannoni per le immissioni in atmosfera in assenza di autorizzazione. Deferito in stato di libertà all'autorità giudiziaria il rappresentante legale, D.S., ritenuto responsabile delle violazioni.
Fonte: Il Portico
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