Tu sei qui: CronacaSchianto in moto, muore 16enne
Inserito da Ufficio Stampa Comune di Cava de’Tirreni (admin), lunedì 24 luglio 2006 00:00:00
Ieri, domenica 23 luglio 2006, alle ore 23.20 circa, è deceduto a causa di un incidente stradale il 16enne Alfonso Siani, nato a Nocera Inferiore e residente a Cava de'Tirreni. L'incidente è avvenuto in via Angeloni, la strada che da San Martino porta alla zona industriale. Il conducente era alla guida di un ciclomotore Piaggio, era solo ed indossava il casco. Dalle prime indagini si sospetta che erano presenti altri ciclomotori. Il conducente percorreva via Angeloni in direzione Nocera e, giunto alla prima curva dopo l'incrocio con San Martino, ha perso il controllo del mezzo, rovinando a terra. Il mezzo ha arrestato la sua corsa a circa 40 metri dal punto d'impatto. Presumibilmente viaggiava ad alta velocità. Il ragazzo è deceduto sul colpo. Sul luogo dell'incidente non sono stati trovati segni di frenata. Sul posto sono intervenuti i Vigili Urbani, congiuntamente al Commissariato di Polizia. Dopo che il medico legale ha constatato il decesso ed effettuato i rilievi di rito, la salma è stata trasportata presso il locale cimitero. Sono state ascoltate alcune persone.
In merito all'accaduto, l'assessore alla qualità della sicurezza e viabilità, avv. Alfonso Senatore, ha commentato: «E' un fatto, questo, che mi addolora come amministratore e padre di figli. Quando muore un ragazzo si spegne una stella nel firmamento. Siamo vicini ai genitori e comprendiamo il loro dolore. Questo è uno dei tanti motivi che ha indotto l'Amministrazione, e questo assessorato in particolare, insediatosi solo da alcuni giorni, ad adottare una linea di prevenzione e repressione durissima. Sono già iniziati i provvedimenti di sequestro dei mezzi con motori alterati e con a bordo conducenti privi di casco. Le violazioni al codice della strada, in particolare la guida ad alta velocità, causa principale degli incidenti più gravi (mortali), non troveranno alcuna comprensione. Da padre di figli, un appello a tutti i genitori perché vigilino sui loro figli e perché comprendano il motivo che, piano piano e con moderatezza, si sta inducendo ad una tolleranza nel settore pari a zero. Non vogliamo più piangere per la morte dei nostri figli».
Fonte: Il Portico
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