Tu sei qui: CronacaSelvaggia Lucarelli attacca duramente un giornale on line di Positano: "Non so se fa più schifo l’articolo o l’italiano con cui è scritto."
Inserito da (admin), giovedì 17 maggio 2018 15:30:03
Non un lungo post come spesso ci ha abituati, Selvaggia Lucarelli interviene sulla vicenda dello stupro alla turista inglese con un tweet lapidario: https://twitter.com/stanzaselvaggia/status/996804482825670656 Ecco l'articolo incriminato:
Qualcuno accusa la turista inglese di atto premeditato per un tornaconto economico
La vicenda dello stupro avvenuto in un hotel di Meta, sulla Costa di Sorrento, sta facendo parlare tutta la stampa italiana ed anche internazionale. C’è, però, chi ancora mostra dei dubbi sulle indagini realizzate dagli organi inquirenti -a quanto pare si tratta di parenti degli arrestati- mettendo così in discussione le molteplici prove raccolte per circa due anni. Ieri una donna ha fornito un commento in cui ha palesato molti dubbi sulla vicenda:La donna mette in discussione che i ragazzi possano aver adescato la turista inglese, girando la vicenda su un possibile tornaconto economico a favore della 50enne britannica, che avrebbe stipulato una polizza antistupro prima della partenza. Una tesi che cozza, comunque, con la serialità di questi atti di violenze sessuali, documentate dalle immagini e dai video in possesso del Gip di Torre Annunziata ( Napoli ) e confermate nel comunicato stampa divulgato dalla Polizia di Stato. Resta comunque incredibile che ci sia qualcuno che non solidarizzi con la turista per la vicenda. Una vicenda che, partita dalla Campania, ha fatto eco su tutta la stampa italiana e sta facendo il giro del mondo. Questo invece è il pensiero di Selvaggia Lucarelli, pubblicato invece sul suo profilo personale: "Come sempre, gli stupratori sono un po' meno stupratori quando sono italiani e infatti, guarda caso, capita che non veda su facebook così tanti commenti indignati come quando due stranieri stuprano in spiaggia o nel parco di qualche ridente città italiana. Eppure la storia è schifosa, schifosissima. C'è una donna inglese di 50 anni in vacanza con la figlia a Meta di Sorrento. E' in un hotel molto bello, di quelli con la Spa, la piscina, la spiaggia di fronte. Parliamo del mese di ottobre 2016. Qualche ragazzo del personale le adocchia. Una sera (forse ci pensa un barman) ad entrambe viene messa la famosa droga dello stupro nel bicchiere. La figlia si sente male e torna in camera. La madre viene portata in zona piscina dai due barman e stuprata. Poi, condotta in una camera destinata al personale, sarebbe stata stuprata a turno da altre 10 persone. Tutti giovanissimi dipendenti della struttura. Tornata in Inghilterra la donna denuncia, dice quello che ricorda, si ricava il dna, si procede alle lunghe indagini. Vengono arrestati 5 dipendenti dell'hotel, tutti amici: Antonino Miniero, Davide Gennaro Gargiulo, Fabio De Virgilio, Raffaele Regio e Ciro Francesco D'Antonio. Sui loro telefoni è stata trovata la chat "Cattive abitudini", una chat in cui commentavano i fatti, c'erano foto scattate quella notte. Tutti italiani, questi bravi ragazzi. Tutti con le foto con la moglie, con la fidanzatina su fb. Con i tag del bell'hotel in cui lavoravano e facevano pure qualche straordinario con le mutande calate e la droga in tasca, a quanto pare. Qui una bella foto di due di loro sul profilo fb di uno degli arrestati, profilo cancellato in un nanosecondo. Buoni a niente ma capaci di tutto, questo è sicuro.""Perchè nessuno si domanda come mai delle misure cautelari vengano eseguite dopo 2 anni senza i relativi presupposti (rischio di inquinamento prove, di fuga, di reiterazione reato)?? E’ molto facile incolpare delle persone senza conoscere tutti gli steps, diffamandoli a mezzo stampa. Sarebbe stato doveroso, per trasparenza, menzionare nell’articolo che la donna di 50 anni, prima di partire per la vacanza, ha stipulato una polizza assicurativa per danni derivanti da eventuale stupro. Detto questo, siamo proprio sicuri che la "povera" inglese non abbia agito con dolo e premeditazione manipolando i ragazzi poco più che ventenni e provocandoli sessualmente per avere il suo tornaconto economico? Chi ci dice che non si è scattata delle foto con i ragazzi per crearsi elementi probatori ma fittizi? Dove sono le valide prove del GIP attestanti che siano stati i barman a somministrarle sostanze stupefacenti? Solo presunzioni!! La signora poteva portare dall’Inghilterra queste sostanze sedative che vengono usate per tante patologie e che riducono la capacità di autodeterminazione quando utilizzate con notevoli quantità di alcolici. Ma si può credere alla versione tanto ingenua della turista, senza un ragionevole dubbio in merito? O forse trattasi di donna troppo furba (compresa la figlia) in quanto ha preferito denunciare l’accaduto solo al suo ritorno in Inghilterra, consapevole che il dosaggio del farmaco nel sangue sarebbe rimasto quasi invariato per diversi giorni? Ha soltanto buttato nel sacco dei ragazzi ingenui e complimenti alla nostra Autorità Giudiziaria, sempre che esista!!"
Fonte: Booble
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