Tu sei qui: CronacaSempre più invasiva l'affissione selvaggia
Inserito da (admin), venerdì 1 ottobre 2010 00:00:00
Da oggi, venerdì 1° ottobre, fino all’11 ottobre c.a., in Via Antonio Gramsci della nostra Città, nell’area di sosta attigua al Distretto Sanitario, stazionerà il Rony Roller Circus, la cui pubblicità abusiva, costituita da locandine, manifesti e murales, è stata affissa ovunque, oltre che negli spazi riservati ai manifesti, per i quali è stata assolta la tassa di affissione all’A.I.P.A., e sui pali che reggono la pubblica illuminazione, “imbrattando”, senza alcuna soggezione, la nostra Valle Metelliana.
La Rony Roller Circus, nel predisporre le fasce verdi pubblicizzanti il luogo e gli orari dell’intrattenimento, non ha neanche ottemperato al disposto del Regio Decreto 23 Ottobre 1862, n. 935, che sancisce l’esatto toponimo della nostra Città, che è: Cava de’Tirreni.
Anche l’Apex, Consulenza e Formazione, la cui sede è ignota, ha fatto affiggere innumerevoli locandine lungo l’intero Corso Giuseppe Mazzini, Via Clemente Tafuri, Via Vittorio Veneto, Corso Umberto I ed oltre, pubblicizzando vari corsi formativi e dalla quale si rilevano solo numeri di utenze telefoniche.
Del pari ai due precedenti “imbrattatori”, anche il Paradis Caffè, sito alla Via Passeggiata Archeologica, 3, di Castellammare di Stabia, ha fatto esporre, ogni dove, non poche locandine e manifesti abusivi, pubblicizzando una serata canoro-musicale che nei prossimi giorni sarà tenuta dall’artista-cantante Smaila.
Non tollerando oltre tale malcostume, abbiamo rimesso un’accorata segnalazione al Palazzo di Città di Piazza Eugenio Abbro, 1, indirizzandola alla dr.ssa Mailyn Flores, Dirigente del VI Settore e Comandante della Polizia Locale di Cava de’Tirreni e, per i provvedimenti conseguenti, all’attenzione del Sindaco, dr. prof. Marco Galdi, ed all’Assessore alla Polizia Locale, il tenace dott. Alfonso Laudato, affinché adottassero tutte le azioni ritenute indispensabili, volte ad arginare il gravoso fenomeno dell’affissione selvaggia.
Auspicando che ai trasgressori venga addebitata anche la fattura o la nota spese per la relativa defissione, poiché solo in tal modo, a nostro sommesso avviso, si potrà arginare il proliferare di tali non più tollerabili comportamenti, ci auguriamo anche che venga adottato un rigido regolamento nel quale, per l’attività di defissione, se ritenuto opportuno e conveniente dall’Amministrazione, vengano impiegati i lavoratori socialmente utili (ancor meglio sarebbe poter disporre delle braccia dei cassi integrati e di quelli economicamente assistiti dalla società).
Se vogliamo salvaguardare il decoro della nostra amata Città, dobbiamo cooperare, fattivamente e scevramente, con la Pubblica Amministrazione e non rimanere “passivi osservatori e detrattori”.
Livio Trapanese
Fonte: Il Portico
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