Tu sei qui: CronacaSenatore denuncia il padre di Napoli
Inserito da (admin), giovedì 10 giugno 2004 00:00:00
Giallo agli uffici comunali dei Servizi Sociali di via Sorrentino: un nuovo, misterioso episodio surriscalda il clima, già infuocato, della campagna elettorale. Poco prima della mezzanotte, Alfonso Senatore, candidato alle Provinciali per Alleanza Italia, appena uscito dal suo studio, nota che nella sede degli uffici comunali le luci sono stranamente accese. Temendo la presenza dei ladri, vista la vicinanza degli uffici postali, chiama il 113. Sul posto arriva una volante del Commissariato locale. Gli agenti scoprono all'ingresso il dirigente del settore, Raffaele Della Monica, Mario Napoli, padre di Luigi Napoli, candidato alla Provincia di Alleanza Nazionale, e la signora Assunta Cuomo. I tre vengono scortati in Commissariato per procedere all'identificazione. Intanto, Senatore presenta una formale denuncia. «Era l'unica cosa da fare. Gli inquirenti - spiega l'avvocato - devono scoprire cosa stessero facendo realmente, al di là delle loro scuse. C'è il rischio di manomissioni e gli estremi per un'accusa di abuso di ufficio. In quegli scaffali ci sono dati e documenti riservati che possono essere manomessi». Immediata la replica di Della Monica: «È stata forse una mia superficialità, ma si è trattato di una semplice esigenza fisiologica. Con Napoli stavamo chiacchierando sotto i portici quando mi ha espresso l'esigenza di usare il bagno. Mi sono ricordato di avere con me le chiavi dell'ufficio e così abbiamo pensato di utilizzare i bagni per gli utenti, che si trovano, tra l'altro, fuori dagli uffici. La signora Cuomo aspettava all'ingresso e, quando stavamo uscendo, abbiamo visto gli agenti della Polizia. Ci hanno fermato e detto di seguirli in Commissariato per il riconoscimento». Secondo la denuncia presentata da Senatore, il fatto si sarebbe verificato poco dopo le 23. «Ero appena uscito dal mio studio - racconta Senatore - ed alcuni giovani presenti nella sede dell'Udc mi hanno chiamato per farmi notare che nella sede dei Servizi Sociali c'erano le luci accese. Abbiamo pensato subito ai ladri, perché gli uffici si trovano proprio attaccati alle Poste centrali. Non abbiamo perso tempo. Abbiamo chiamato subito il 113 ed il 112». La volante della Polizia, impiegata per i servizi di controlli, è giunta in via Sorrentino. Gli agenti si sono diretti verso l'ingresso ed hanno scoperto i tre, subito accompagnati in Commissariato per l'identificazione. Al momento, restano le due versioni contrapposte: il mistero per un'incursione notturna o una banale superficialità. Luigi Napoli, coinvolto in maniera indiretta nella vicenda, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ritenendo l'episodio una banale montatura priva di fondamento. Non sono tanto velati, però, i richiami ad una vecchia ruggine tra Senatore e Napoli, un tempo militanti di Alleanza Nazionale, poi acerrimi nemici. Ed oggi avversari nella lotta all'ultimo seggio per le prossime elezioni.
Fonte: Il Portico
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