Tu sei qui: CronacaServizio idrico, dubbi e prospettive
Inserito da (admin), lunedì 19 novembre 2012 00:00:00
La pressione di Acqua Bene Comune Ausino costringe al confronto, ma i dubbi restano tutti:
1) sulle scelte non fatte, cioè la mancata trasformazione di Ausino in azienda di diritto pubblico: tra i relatori qualcuno ha sostenuto che è giuridicamente impossibile, qualche altro che è possibile.
2) Sulle scelte fatte, cioè le modifiche allo Statuto, del tipo dei timidi passi verso il controllo analogo: tradisce, nell’impostazione, il peccato originale: le regole messe nello statuto… è come se le decidesse chi deve essere controllato.
Sul confronto aleggiava l’ultimo respiro del morto, l’Autorità regionale che mal sovrintende al servizio idrico integrato. La quale, in punto di morte, decideva qualche giorno fa di affidarne la gestione per 26 Comuni, tra cui quello di Cava de’ Tirreni, ad Ausino s.p.a. E lo faceva sulla base di una legge regionale dichiarata incostituzionale, quindi mai esistita (la n. 2 del 2010). Bella coppia! Un morto ed un “non nato”.
A questo punto, per la politica cavese si aprirebbe una strada: quella del coraggio possibile. Non solo non trasferire il servizio idrico di Cava de’ Tirreni a questa Ausino, ma gestire in proprio e con chi ci sta l’intero servizio idrico integrato. Molti dubitano che questa politica abbia tanto coraggio. Staremo a vedere.
Nel frattempo noi cittadini potremmo organizzarci per:
1) contestare in tutte le sedi le nuove tariffe, che sicuramente saranno più alte..., con ricorsi, petizioni, referendum;
2) costringere Ausino ed AATO ad aprire porte e finestre per far conoscere al popolo retribuzioni, compensi ai dirigenti ed agli amministratori, incarichi esterni, appalti, in modo da far sentire il nostro fiato sul collo di chi spende.
Le due cose sono collegate: se spendono come e quando vogliono, o se amministrano male, la tariffa sarà più alta. Ad esempio, nessun sindaco dei Comuni soci ha mai chiesto conto e ragione del mancato appello ad una sentenza che condannava Ausino al pagamento di un risarcimento danni per 2.690.814,00 euro nei confronti di Edipower S.p.a. Se sono controllati sul serio, faranno attenzione a come spendono i soldi, così la tariffa non sarà aumentata.
I primi passi potrebbero essere:
1) una specifica petizione tendente ad indurre Ausino ed AATO a non aumentare le tariffe;
2) un’azione coordinata per ottenere la pubblicazione, da parte di Ausino, dei dati che per i Comuni sono soggetti a pubblicazione obbligatoria;
3) una proposta di legge di iniziativa popolare per incidere sulla regolamentazione del Servizio idrico integrato.
Mario Farano
Fonte: Il Portico
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