Tu sei qui: CronacaShopping festivo, commesse sul piede di guerra
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 13 febbraio 2003 00:00:00
Le commesse cavesi non ci stanno. Chiedono pari dignità nei confronti delle altre associazioni, commercianti in testa, e minacciano anche di incrociare le braccia se, sulla questione delle domeniche di shopping, non si trova una soluzione che tenga conto anche delle loro esigenze. «Ringraziamo il Comune - dichiara Teresa Di Salvio, presidente dell'Associazione commesse cavesi - per averci invitato all'incontro sul calendario delle aperture domenicali, ma vogliamo precisare il nostro ruolo, soprattutto al presidente della Confesercenti, Aldo Trezza, che, evidentemente, non crede nella nostra volontà di collaborare allo sviluppo del commercio cavese. Trezza si sbaglia. Chi più di noi ha interesse che Cava diventi, ancora di più, città commerciale e turistica? Noi vogliamo soprattutto lavorare. Se le cose dovessero andare meglio, ci sarebbe più spazio anche per una maggiore occupazione. Ma, almeno fino ad oggi, l'esperienza ci insegna che lo shopping domenicale non porta alcun beneficio economico ed alla fine penalizza solo le attività commerciali e, di conseguenza, l'anello più debole, cioè le commesse». «Le decisioni di carattere imprenditoriale - risponde Aldo Trezza - sono una prerogativa dei titolari, che, chiaramente, dovranno organizzarsi adeguatamente per offrire alla clientela i servizi che ritengono più opportuni, assumendo il personale necessario ed instaurando un corretto rapporto di lavoro». Questa la situazione attuale: i commercianti possano gestire autonomamente l'apertura dei propri esercizi. Ascom e Confesercenti hanno consigliato l'apertura domenicale solo a maggio ed ottobre, mentre il Centro Commerciale Cavese attuerà un calendario più elastico. «Per le domeniche di apertura - afferma la Di Salvio - proponiamo un orario serale dalle 18 alle 22. Al momento, lavorare nei festivi o con orario prolungato è inutile. Non c'è, attualmente, alcun programma di incentivazione allo shopping, né progetti che pubblicizzino adeguatamente gli eventi che si organizzano. Un esempio? La Disfida dei Trombonieri: se usciamo fuori Cava, chi la conosce? Dobbiamo, una buona volta, fare i conti con la realtà. Mentre in altre città ci si organizza, qui, invece, siamo rimasti molto indietro. E, come al solito, le più penalizzate sono le commesse, categoria, purtroppo, da sempre molto bistrattata. Allora, se proprio si vogliono fare le cose per bene, si inizino a controllare i rapporti di lavoro: orari, buste paga, straordinari. Non credo che tutte le commesse possano vantare una situazione regolare».
Fonte: Il Portico
rank: 10306107
La Costa d'Amalfi si è stretta attorno all'Arma dei Carabinieri per onorare la memoria del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, caduto in servizio nel tentativo di sventare una rapina. Nella mattinata di sabato 14 giugno, alle ore 10:00, tutti i Comandi di Polizia Municipale della Costiera Amalfitana,...
Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Napoli hanno sequestrato, presso un centro di spedizione nell'area a nord della provincia, oltre 100 kg. di ketamina, contenuta in alcuni pacchi diretti a Los Angeles, occultata in confezioni di prodotti culinari tipici...
Gli agenti della U.O. Secondigliano, al fine di dar seguito ad una segnalazione pervenuta dall'Assessorato alla Legalità su di una attività di onicotecnica condotta in un locale privo di ubicazione legale in Via II traversa Ippolito, hanno accertato la fondatezza della segnalazione. All'interno di un...
Gli agenti della U.O. I.A.E.S. della Polizia Locale di Napoli hanno eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere, disposta dall'AG, nei confronti di un parcheggiatore abusivo di nazionalità algerina che operava nell'area di via Candida Gonzaga (Cavalli di Bronzo), misura scaturita a seguito di...