Aveva deciso di cambiare la sua vita e prendersi la sua rivincita contro le ingiustizie e le discriminazioni subite a causa del suo peso, ma non è andata così. Rosaria Lobascio, studentessa 22enne di Sala Consilina, è morta questa mattina all'ospedale "G. Fucito" di Mercato San Severino, noto per l'eccellenza del reparto di Chirurgia dell'obesità, dove si era sottoposta ad un intervento di riduzione dello stomaco la scorsa settimana.

Il post-operatorio era andato bene, tanto che martedì scorso la giovane era stata dimessa. Ieri, però, Rosaria si è sentita male ed è stata trasportata nuovamente al nosocomio della Valle dell'Irno, dove, nella notte, è stata operata d'urgenza. Ma il suo cuore ha smesso di battere. Sotto choc la mamma Carmela, il padre Domenico e la sorella Paola. Non sono chiare le cause del decesso: poco fa i familiari hanno presentato una denuncia ai carabinieri, chiedendo di aprire un'indagine che accerti eventuali responsabilità.

Decine di messaggi di cordoglio sono apparsi fin dalle prime ore del mattino sul suo profilo Facebook. «Quante volte hai riso di qualcuno? Quante volte ti sei fermato alla maschera senza provare a guardare oltre gli occhi, l'anima e la persona? Ho pregato per te Rosaria, oggi. Mi sembrava la cosa più bella che potessi fare per te. Ho pregato per il resto del mondo, poi... per coloro che non conoscono le parole depressione, disturbi alimentari e comportamentali, bullismo. Per coloro che "chi ha l'ansia è pazzo, chi è anoressica è stupida, chi è bulimica dovrebbe stare a dieta". Ho pregato per l'ignoranza che abbonda. Per coloro che non conoscono l'umanità, l'intelligenza e la cultura e si fermano a due gambe lunghe e un addome scolpito. Ho pregato di nuovo per te, poi. Per la tua famiglia. Perché oggi io mi sono fermata, il mio mondo si è cristallizzato», questo il messaggio commovente di un'amica incredula.