Tu sei qui: CronacaSi riscalda col braciere, anziana rischia la morte
Inserito da (admin), giovedì 3 marzo 2005 00:00:00
Aveva cercato di proteggersi dal freddo con il suo vecchio braciere. E così, un'anziana è rimasta intossicata dal fumo durante il sonno, rischiando l'asfissia. A salvarla i familiari, svegliati da un odore acre, che sono entrati nella sua camera e l'hanno trovata priva di sensi. Quando sono giunti i soccorsi del 118, l'anziana mostrava chiari sintomi di dispnea, tanto da rendere necessario la somministrazione dell'ossigeno. È accaduto la notte scorsa in località Contrapone, a Passiano, una delle frazioni più alte della città metelliana, dove il freddo pungente di questi giorni si è accompagnato anche a frequenti nevicate. L'anziana donna, Anna R. di 73 anni, vive in una delle vecchie abitazioni della zona, dove spesso mancano i termosifoni e l'unico rimedio per riscaldarsi è rappresentato dalla vecchia usanza del braciere. Anna ne aveva acceso uno nella sua camera. Le temperature rigide di queste ore non le davano tregua e così aveva pensato di mettersi a letto, mantenendo la brace ancora accesa. La donna aveva chiuso la porta della camera ed il fumo che si sprigionava dal braciere aveva saturato tutto l'ossigeno. Le sue condizioni di salute, già precarie, hanno fatto il resto. Verso le 3 di notte il figlio dell'anziana, che vive con lei nella stessa casa, si è alzato dal letto svegliato dall'odore acre del fumo. Ha raggiunto la stanza della madre e, una volta aperta la porta, si è reso conto di quello che stava accadendo. L'aria nella camera era irrespirabile. Ha cercato di chiamare più volte la donna, che aveva perso i sensi nel sonno. È stato allora che i familiari, preoccupati, hanno chiesto aiuto. Immediato l'arrivo dei soccorsi. Nella vecchia casa del Contrapone è giunta l'ambulanza della Croce Bianca, con a bordo i volontari dell'associazione ed il medico del 118. I sanitari hanno prestato i primi soccorsi. Secondo un primo referto medico, la donna mostrava chiari segni di dispnea. Necessari l'utilizzo di una coperta termina e la somministrazione dell'ossigeno. La donna ha così ripreso conoscenza.
Fonte: Il Portico
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