Il 24 maggio scorso un dipendente di un Comune della Costiera Amalfitana (nonché ex politico) è stato posto agli arresti domiciliari per violenza sessuale aggravata nei confronti di una minore.

Adesso, il dirigente comunale, 47 anni, è stato sospeso dalle sue funzioni: lo rivela oggi, 9 luglio, il quotidiano "La Città" in un articolo firmato da Carmine Landi.

Gli eventi risalgono allo scorso gennaio, quando la minorenne avrebbe visitato un'attività commerciale gestita dalla moglie del dirigente. Secondo le accuse, l'uomo - in assenza della moglie - avrebbe molestato la ragazza, palpeggiandola e tentando di baciarla.

Le indagini sono state avviate dopo la denuncia della giovane e di sua madre ai Carabinieri alla fine di febbraio.

La risposta dell'ente comunale non si è fatta attendere: il segretario generale, che ha assunto temporaneamente la responsabilità del settore precedentemente guidato dall'ex politico, ha emesso un decreto di sospensione cautelare obbligatoria, che ha tolto al dirigente le sue funzioni pubbliche.

Tale provvedimento, secondo la normativa vigente, è stato necessario in seguito alla misura restrittiva della libertà personale applicata all'indagato.

Secondo il provvedimento, che non potrà durare più di cinque anni, il dipendente manterrà il diritto a ricevere un'indennità corrispondente al 50% dello stipendio, alla retribuzione individuale d'anzianità e, se applicabili, agli assegni del nucleo familiare, con esclusione di ogni altra forma di compenso accessorio fino a revoca del provvedimento.

Leggi anche:

Dipendente di un Comune della Costiera Amalfitana ai domiciliari, avrebbe tentato di abusare di una 17enne