Tu sei qui: CronacaStangata sui rifiuti, bollette più care
Inserito da (admin), venerdì 25 febbraio 2005 00:00:00
Stangata sulle bollette Tarsu 2005, previsto un aumento tra il 5 ed il 10%. Sotto accusa, oltre alla particolare situazione dello smaltimento dei rifiuti in Campania, la mancata raccolta differenziata. Dunque, per il cittadino cavese il nuovo anno si è aperto con la sorpresa, sia pur largamente prevista, che le bollette della Tarsu sarebbero state più "pesanti". Già a fine gennaio la Giunta comunale aveva provveduto con propria deliberazione a determinare le nuove tariffe per le utenze, domestiche e non. L'aumento oscilla tra il 5 ed il 10%. «Ci rendiamo conto che esso è dettato dall'emergenza, diventata ordinaria, dello smaltimento dei rifiuti - osserva Franco Musumeci di Rifondazione Comunista - ma è determinato anche da un'errata politica della raccolta differenziata. A Cava si parla di un 16%, ma siamo sicuri che siamo anche al di sotto. Occorre rivedere tutto e dare il via ad una campagna forte. Solo così sarà possibile, oltre ad un ridisegno generale dello smaltimento, non pesare solo ed unicamente sul cittadino». Dopo i primi entusiasmi, la situazione è precipitata. Eppure, se riuscisse a superare il 35%, rientrerebbe in parametri che assicurerebbero uno sgravio consistente per l'utente. «È una questione di cultura e di buona volontà. Occorre educare sin dalle scuole elementari, altrimenti diventa tutto più difficile», ribadisce il sindaco Messina. Nei corridoi del Palazzo si sussurra che l'aumento previsto potrebbe lievitare se la situazione dovesse continuare a peggiorare. «Manca un piano forte e sinergico - aggiunge il consigliere Emilio Maddalo - tra il Comune, la Se.T.A. ed il Consorzio Bacino Sa1. Un'azione unitaria, con il controllo dei Vigili Urbani, potrebbe portare ad una lievitazione della percentuale della differenziata». Nei prossimi mesi si avvertirà l'incidenza dell'aumento sugli stipendi mensili. Intanto, sono stati rideterminati i diritti di segreteria per atti urbanistico-edilizi, raddoppiati rispetto al passato. A Palazzo di Città si fa presente che l'aumento è scaturito dall'opportunità di procedere all'aggiornamento come indicato dalle legge 311/2004, mentre l'opposizione, ed in particolare Rifondazione Comunista, ribadisce che l'Amministrazione aveva facoltà di scegliere. «Si poteva anche pensare ad un lievo aumento - fa eco Pasquale Lupi Milite - ma non ad un raddoppio dei diritti. Si è preferito pesare sul cittadino, mentre si poteva tagliare sulle consulenze esterne». Da più parti si afferma che tale aumento rientra in quel pacchetto di operazioni per far quadrare i conti del Bilancio.
Fonte: Il Portico
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