La TASI, introdotta dai governi precedenti Renzi, ha visto far crescere la tassazione sugli immobili, in soli tre anni, quasi del 150% al punto che Renzi in più occasioni ha ricordato che quella di quest'anno sarebbe stata l'ultima volta che gli italiani l'avrebbero pagata sulla prima casa. Promesse a cui siamo abituati ed a cui è difficile credere ancora: in molti infatti pensano che più che una Finanziaria ci troviamo davanti ad una "manovra elettorale" del governo Renzi.

Ancora non è stata abolita la TASI che ecco spuntare dal nulla un ennesimo balzello sui proprietari di case date in affitto. Le case date in affitto, per definizione, non sono prime case e quindi anche dopo la "cura" Renzi saranno soggette al pagamento della tassa. Stando a quanto dichiarato dal Ministro Padoan la TASI sarà eliminata anche per gli inquilini di immobili in affitto e, non avendo previsto una cambio delle aliquote, il rischio concreto è che la quota venga ribaltata sui proprietari delle case.

L'abolizione della Tasi e della compartecipazione alla stessa da parte degli inquilini è la prova lampante che in Italia non esisterà più una tassa sui servizi erogati dalle amministrazioni ai cittadini.

L'accoppiata Tasi e IMU diventa di fatto una patrimoniale sulla casa camuffata da tassa per finanziare servizi.