Tu sei qui: CronacaTenta di entrare a Palazzo con un coltello, fermato dai Carabinieri
Inserito da (admin), martedì 13 maggio 2014 00:00:00
Cerca di entrare a Palazzo di Città e di incontrare il sindaco Galdi. Un 35enne cavese, forse ai limiti della disperazione, ha in mente un progetto: parlare con il primo cittadino e chiedere un aiuto concreto. L’obiettivo è un posto di lavoro, con la richiesta che dovrà essere ferma e decisa, senza possibilità di replica da parte del sindaco, visto che l’uomo ha un coltello nella tasca del giubbino.
Agitato ed in preda all’ansia per mettere in atto il proprio piano, ieri mattina l’uomo si stava avvicinando alla Casa comunale, pronunciando come un’ossessionante cantilena la frase “Sono senza lavoro”. Un comportamento che ha subito attirato l’attenzione di una pattuglia di Carabinieri della Tenenza di Cava de’ Tirreni, coadiuvati dalla Compagnia di Nocera Inferiore. Una cantilena che non accennava a smettere nemmeno alla richiesta dei documenti di rito da parte dei militari dell’Arma, i quali, sempre più insospettiti, hanno proceduto alla perquisizione. Alla fine è spuntata la lama celata all’interno del giubbino ed il 35enne è stato subito condotto in caserma per i relativi accertamenti.
Intanto, a Palazzo di Città nessuno o quasi si era accorto, grazie anche alla prontezza di riflessi da parte dei militari dell’Arma, di quanto accaduto a qualche metro dall’ingresso principale, per quello che può essere definito un vero e proprio dramma della disperazione.
L’obiettivo del disoccupato era cercare di incontrare il sindaco e convincerlo con le buone o con le cattive a cedere alle sue richieste. Il coltello sarebbe dovuto servire probabilmente per intimorire il primo cittadino o chi per lui, convincendolo a dargli un lavoro in breve tempo, magari in qualche società in house. Invece è arrivata la denuncia a piede libero per l’uomo, che ora sarà chiamato a rispondere del possesso dell’arma. Uno strascico giudiziario non di poco, che complicherà ancor più la sua posizione.
Non è la prima volta che, sempre a causa della mancanza di un posto di lavoro, un uomo in preda ad un raptus di follia si reca a Palazzo di Città e semina il panico. L’episodio più eclatante si verificò nel marzo 2011, quando un ragazzo residente a San Pietro aggredì con un pugno alle costole l’allora vicesindaco Luigi Napoli. Portato in ospedale, all’amministratore fu riscontrata una contusione costale all’emitorace sinistro, con una prognosi di 25 giorni. Lo stesso giovane, qualche mese più tardi, tornò nuovamente a Palazzo di Città e, sempre chiedendo un posto di lavoro, mandò in frantumi la vetrata della porta dell’ufficio del vicesindaco, nel corridoio del secondo piano del Palazzo di Città.
Valentino Di Domenico
Fonte: Il Portico
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