Rinchiuso nella sua camera da letto, logorato dall'idea di essere un diverso perché costretto a vivere con una grave forma di invalidità psichica, ha deciso di farla finita. Ha prima ingerito una dose massiccia di psicofarmaci, poi si è sdraiato sul letto come per abbandonarsi ad un lungo sonno. A salvarlo i suoi genitori, che, insospettiti dallo strano silenzio che proveniva dalla camera del figlio, sono corsi a bussare alla sua porta. Il giovane di 29 anni è stato trasportato di corsa in ospedale. I medici del Pronto Soccorso lo hanno strappato alla morte sottoponendolo ad una lavanda gastrica. Le sue condizioni sono subito migliorate, ma i medici hanno deciso di tenerlo ancora sott'osservazione prima di sciogliere la prognosi. È accaduto nella notte tra sabato e domenica. Doveva essere una serata gioiosa, allietata dal tradizionale spettacolo pirotecnico a conclusione della Festa di Montecastello. Ed invece, per una famiglia di Pregiato in quelle stesse ore si è sfiorato il dramma. Mentre il resto della famiglia e parte del vicinato si erano sistemati sui balconi per non perdersi i fuochi d'artificio, il giovane si è chiuso in camera ed ha ingerito una dose massiccia di psicofarmaci. Ha approfittato del frastuono dei botti per riuscire a sfuggire al controllo dei genitori. A scoprire il suo folle gesto, la madre: ha notato che il flacone dei farmaci, lasciato sul comodino, era vuoto. È iniziata così una corsa contro il tempo: il giovane è stato portato in ospedale. Risale solo ad una settimana fa un altro caso di tentato suicidio, registratosi nella stessa frazione di Pregiato. Un giovane aveva picchiato i suoi familiari e poi minacciato di impiccarsi.