Assoluzione con formula piena: la Corte d'Appello conferma la sentenza in primo grado nei confronti dell'ispettore dei Vigili urbani, Claudio Argentino, e dell'ex responsabile sanitario del Comune, Donadio Celestini, accusati di falso ideologico per i controlli al "Tex Saloon". La sentenza è arrivata dopo un'ora di camera di consiglio. Nel corso dell'udienza di ieri mattina, l'avvocato difensore Giovanni Del Vecchio ha discusso la sua arringa. I fatti contestati si riferiscono al 2 giugno del 1993. Ad avviare l'inchiesta giudiziaria fu una denuncia presentata dal proprietario del "Tex Saloon", Damiano Ventimiglia. Secondo l'accusa, con un'ordinanza sindacale fu imposta a Ventimiglia l'installazione intorno alle parete del suo locale di un impianto di insonorizzazione. L'allora maresciallo della Polizia Municipale, Claudio Argentino, e l'ex responsabile sanitario del Comune, Donadio Celestini, furono incaricati dall'Ente comunale di eseguire gli accertamenti e le verifiche per controllare se i lavori erano stati realizzati. I due funzionari stilarono un verbale, nel quale precisarono che i lavori non erano stati realizzati e che il proprietario aveva disatteso le prescrizioni del Comune. Fu allora che Ventimiglia denunciò i due funzionari.