In regime di semilibertà, non rispetta le prescrizioni del giudice: torna in carcere un affiliato del clan capeggiato da Mario Bisogno. È accaduto lo scorso venerdì mattina, quando i Carabinieri della Stazione locale, diretta dal comandante Paolo Mannino, hanno bussato alla porta del 41enne Giuseppe Vitale, considerato dagli inquirenti un ex "piccirillo" del clan camorristico cavese, per notificargli un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. L'uomo, già condannato per associazione a delinquere, deve scontare ancora un residuo di pena di 5 anni. Sbrigate le formalità di rito, Vitale è stato accompagnato al carcere di Fuorni, ove ora è a disposizione dell'autorità giudiziaria. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, in queste ultime settimane i militari della Stazione locale avevano più volte sorpreso Vitale in comportamenti contrari alle prescrizioni imposte dal giudice una volta concesso il regime di semilibertà. Tra le "trasgressioni", proprio il mancato rientro presso il proprio domicilio all'orario concordato.