Ieri pomeriggio a Gete, ridente borgata di Tramonti, si è reso necessario l'intervento dei Carabinieri per l'interruzione della partitella pomeridiana dei ragazzini nel campetto comunale. Motivo? Disturbo per la quiete dei residenti delle attigue case popolari. Specie i più anziani lamentano la necessità di riposare durante il pomeriggio e l'impossibilità di poter stendere abiti e biancheria per il polverone che solitamente si alza dal campo in terra battuta.
Situazioni e scene appartenute alla fanciullezza di ognuno di noi.

Ma a Gete i toni si sono davvero inaspriti e anche i ragazzini (non come quelli di trent'anni fa) non le hanno certo mandate a dire ai vecchietti della zona. Naturalmente ne è seguito l'intervento di alcuni genitori che rivendicavano il diritto, da parte dei propri figli, di poter giocare liberamente nello spazio pubblico.

Una situazione divenuta oramai esasperante con i ragazzi, desiderosi di ritrovarsi e divertirsi - in un ambiente ancora sano - durante queste ferie estive, e le esigenze, legittime, dei residenti.

Stamani incontro al Comune di Tramonti tra l'amministrazione comunale e i Carabinieri diretti dal comandante Giorgio Covato per fare il punto della situazione e magari immaginare orari di frequentazione del campetto comunale nel rispetto delle regole di comportamento.

Per mettere fine ai fastidiosi polveroni, il sindaco Antonio Giordano e l'assessore allo Sport Vincenzo Savino, magari con un sostegno privato, potrebbero pensare a dotare il campo di una superficie sintetica.