Riceviamo e pubblichiamo un comunicato-denuncia inviatoci da Aldo Scarlino del Comitato Pendolari Cavese, che racconta l’ennesima puntata, vissuta questa mattina, delle ormai solite e quasi quotidiane “peripezie” che sono costretti ad affrontare i pendolari-utenti di Trenitalia. Leggiamo insieme:

«Ancora una volta i treni lasciano a piedi centinaia di pendolari alla stazione di Duomo Via Vernieri, a Salerno. Sia il treno n. 8188 delle 12.35 in partenza da Salerno per Nocera Inferiore sia il treno n. 21312 delle 13.07, sempre in partenza da Salerno e diretto a Napoli C.F., sono rimasti fermi in stazione a Salerno (sembra che ad uno mancasse il macchinista, l’altro per un guasto).

Alla stazione di Duomo Via Vernieri oltre 200 persone ad attendere inutilmente qualche treno o almeno qualche annuncio di ciò che stava avvenendo. Il sottoscritto si metteva per ben tre volte in comunicazione telefonica con Salerno per avere notizie in merito e due volte con Napoli, ma senza riuscire ad avere risposte certe, ma solo vaghe e confuse indicazioni.

Mentre la tensione ed il nervosismo tra i pendolari saliva a mille, ecco un annuncio (ore 13.40 circa) che indicava l’arrivo di un treno per Torre Annunziata, il n. 3448, che doveva partire da Salerno alle ore 13.18… e puntuale arrivava la “brillante soluzione” di Trenitalia in tutto il suo splendore. Una sola carrozza (datata 1974) che al massimo può contenere esageratamente 80 persone, già stracolma da Salerno, si ferma a Duomo Via Vernieri, dove nel frattempo il numero delle persone in attesa era salito notevolmente.

Risultato? Il caos totale! Il macchinista si vedeva costretto a chiedere ai già nervosi pendolari di non salire, perché altrimenti il treno non riusciva a ripartire. Treno fermo tra le proteste per almeno 10 minuti e tutti i pendolari di Duomo Via Vernieri costretti ad aspettare l’arrivo dell’altro convoglio, il n. 21314 previsto per le 13.45, che puntualmente è giunto con i suoi 15 minuti di ulteriore ritardo.

Questo è quello che si vive costantemente con Trenitalia. Inutile ogni riunione e contatti vari, le problematiche non vengono mai risolte, anzi di giorno in giorno peggiorano. Siamo alla fine del 2009 ed ancora si viaggia con vagoni vecchi ed obsoleti, sporchi e con i servizi inefficienti».

Aldo Scarlino - Comitato Pendolari Cavese