Il braccio di ferro tra Comune e rappresentanti dei commercianti sulla deroga alla chiusura, concessa a giocattolai e fotografi per la scorsa domenica, fa segnare, secondo i commercianti, un punto a loro favore. «Abbiamo constatato tutti - afferma Luigi Trotta, presidente dell'Ascom - quanti sono stati i negozi di giocattoli aperti: solo uno. I fotografi non ci interessano, in quanto sono artigiani e non commercianti. Ancora una volta abbiamo dimostrato che non solo siamo una categoria compatta, ma anche che chi la rappresenta ha il sostegno della base. Il sindaco e l'assessore Siani facciano le loro opportune considerazioni e verifichino chi dovrebbe andarsene a casa». La questione, intanto, si sposta sull'interpretazione della legge Bersani, che sarebbe alla base, secondo l'Amministrazione, della liberalizzazione delle aperture. «La legge regionale - afferma Aldo Trezza, presidente della Confesercenti - indica che nei Comuni che hanno rilevanza turistica i negozi possono stare liberamente aperti nel periodo dal 1° maggio al 30 settembre. Per gli altri mesi deve essere il Comune a decidere, previa la concertazione con i rappresentanti dei commercianti, dei lavoratori dipendenti e dei consumatori». Lunedì prossimo è stato convocato dal Comune un nuovo incontro per ridiscutere il calendario 2004, su richiesta del consorzio del Centro Commerciale Cavese.