Tu sei qui: CronacaTutti i rischi del personal computer in vacanza
Inserito da Lello Pisapia (admin), domenica 18 marzo 2001 00:00:00
Leggero ed utile, spesso insostituibile, a volte dimentichiamo che deve essere utilizzato e maneggiato con cura. La maggior parte di danni sono da attribuirsi a programmi installati malamente, manovre errate dell’utente, attacchi di virus e danni fisici, causati spesso dalla noncuranza. Il pc portatile è uno strumento molto delicato: i danni fisici sono spesso quelli più costosi, liquidi e cadute sono gli agenti che minano la salute del notebook. In commercio esistono alcune tipologie di computer che, per caratteristiche e prezzi differenti, ovviano a questi inconvenienti. Il Geo Eon 410 è spesso 1,9 cm e pesa circa 2 Kg; la struttura è fatta in magnesio, che ne garantisce leggerezza e robustezza, possiede un lettore di floppy e di cd-room esterni indipendenti, che si collegano solo al momento dell’utilizzo. Il Panasonic Toughbook CF 72 è in magnesio: la tastiera e il touchpad sono resistenti all’acqua, il disco fisso è sospeso in un gel che lo protegge dagli urti. L’Acer Travelmate 525 Tx è un vero e proprio ufficio portatile, con tutti gli elementi compattati in appena 2,9 Kg. Questi tre notebook sono stati sottoposti con successo a test che li esponevano fortemente ad urti e ad agenti esterni per provarne la reale capacità di potervi resistere. Un notebook senza determinate caratteristiche non sarebbe sopravvissuto a queste prove. La sabbia, per esempio, si infiltra con grande facilità nella tastiera e un po’ ovunque; difficile da asportare completamente, col tempo si deposita fra gli interstizi creando seri problemi. L’acqua è senz’altro il nemico numero uno degli apparecchi elettronici. Il notebook funziona anche a batteria e questo potrebbe indurci a sottovalutare il problema. Il test che ha sottoposto ad un getto d’acqua i portatili menzionati ha evidenziato che, comunque, per circa 24 ore non è stato possibile utilizzare i pc, che si sono immediatamente spenti. Le fonti di calore sono altrettanto pericolose, se si pensa che un portatile può resistere ad una temperatura che va dai 10 ai 35° C. Utilizzarlo in inverno o in estate, dopo averlo lasciato nel baule della macchina, lo espone a gravi rischi: alle basse temperature, infatti, lo schermo a cristalli liquidi potrebbe funzionar male; ad una temperatura che superi i 35° C il pc potrebbe surriscaldarsi e bloccarsi, facendo perdere i dati del lavoro svolto. Un altro fattore che può essere causa di rottura è una pressione meccanica esercitata sul coperchio di chiusura del pc, per esempio con dei libri; un peso qualsiasi che sia superiore ad 1,5 Kg rischia di rompere lo schermo. Un ulteriore fattore a rischio per il corretto funzionamento del notebook è l’inquinamento elettromagnetico, che può contribuire a pregiudicarne le funzioni; in questo caso è necessario individuarne la provenienza e collocare diversamente il portatile.
Fonte: Il Portico
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