Il presidente del Consiglio Mario Draghi in una conversazione telefonica con il collega ucraino Volodymyr Zelensky ha sostenuto l'uscita della Russia da Swift, che gli era stata chiesta dall'ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk.

Swift sta per Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication ed è una cooperativa di istituzioni finanziarie istituita nel 1973 con sede in Belgio, che agisce come un sistema di messaggistica sicuro e allerta le banche quando viene fatta una transazione. Imporre questa sanzione renderebbe quasi impossibile per le istituzioni finanziarie mandare denaro dentro o fuori la Russia.

D'altro canto, però, il ministro dell'Economia Daniele Franco, all'Ecofin di Parigi, avverte che con l'esclusione di Mosca, Roma e altri capitali non potrebbero pagare il gas russo: «Interrompere i flussi, per un Paese come l'Italia che utilizza quel gas per circa il 43% del suo fabbisogno potrebbe essere un problema».

Ieri, al Vertice Nato sull'Ucraina, che si è tenuto in videoconferenza, il Presidente del Consiglio ha dichiarato: «Il comportamento russo è la più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica da decenni e soprattutto alla nostra democrazia e libertà. L'Italia è uno dei più importanti contributori di truppe alle operazioni NATO. Siamo pronti a fare la nostra parte, come sempre, per mettere a disposizione le forze necessarie».

(Foto: governo.it)