Tu sei qui: CronacaUn campo di calcetto nel Parco Schwerte
Inserito da (admin), lunedì 2 luglio 2012 00:00:00
Sembra qualcosa d’irreale quando nel corso di una conversazione ci viene spontaneo dire che i parchi, le piazze, il Borgo porticato, le facciate delle secolari chiese, i monumenti della città, i tre archi antistanti il Palazzo di Città sono dei taciturni ed indifesi pazienti, perché vittime di un lungo ed irrefrenabile male! Qual’é il male? L’ineducazione e l’alterigia dei nostri giovani concittadini i quali anche alla presenza dei genitori, ma in assenza delle Forze di Polizia, osano profanare e deturpare, senza alcuna remora, quanto hanno sotto i piedi.
Se nei pressi, per loro disgrazia e dei papà e delle mamme, vi è una pattuglia della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale, i giovani distruttori metelliani diventano delle pecorelle (se ciò accadesse anche per la presenza della Guardia di Finanza ed in assenza dei genitori sarebbe meglio)!
L’elenco delle devastazioni sarebbe lungo da elencare, ma noi, solo ai fini esemplificativi, citiamo: il mini campo di calcio e la “panchina-taverna” del Sacrato della seicentesca Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo e delle Anime del Purgatorio di Corso Umberto I (di fronte alla Mediateca. La panchina-taverna è il monumento - se monumento lo vogliamo definire - a Lucia Pisapia Apicella: “mamma Lucia”), il Sacrato e lo slargo tra l’ex Seminario Diocesano ed il Palazzo Vescovile di Piazza Vittorio Emanuele III, piazza Bonifacio IX (il Papa che il 7 agosto 1394 elevò le Terre di Cava al rango di Città), il campo di calcio a 5 dell’angiporto del castello (la strada che da corso Umberto I, costeggiando la banca dell’Emilia Romagna, conduce all’ex cinema Capitol), il similare campo di calcetto di parco Beethoven e Schwerte.
Soffermandoci su quest’ultimo, atteso che è dislocato tra via Vittorio Veneto, via Clemente Tafuri e viale Degli Aceri, site nella periferia nord di Cava de’Tirreni, rimembriamo a noi stessi che dopo essere stato oggetto di totale rifacimento, con la posa di ben 28 panchine (2 andate subito distrutte), 28 cestini porta rifiuti, di cui 23 di piccole dimensioni, la radicale potatura degli alberi e dei cespugli, la piantumazione di fiori di stagione annaffiati, insieme alle siepi ed alle aiuole da un impianto d’irrigazione, registriamo il quotidiano suo malessere, cagionato, previo assenso dei genitori, dalle giovani e/o giovanissime improvvisate squadre di calcetto.
Non pochi genitori di fanciulli che frequentano la sola area ludica lamentano il costante disturbo dei calciatori, visto che le pallonate arrivano anche addosso ai loro bimbi, ma lamentano anche che la stessa area non è ben “tappezzata” dalle scaglie di cortecce d’albero, con la conseguenza che i bimbi s’impolverano, ma lamentano anche la persistente chiusura del locale ristoro e dei bagni, il non funzionamento della centrale fontana, la sostituzione delle fontanine, denunciando inoltre le irripetibili parolacce che provengono dai “nonni”, i quali, giocando a carte sotto i due gazebo, litigano energicamente.
Facendo nostre le rimostranze di tanti papà e mamme, prendendo esempio dalla vicina Vienna, alleghiamo un’immagine dell’area ludica d’oltre confine (si noti la totale copertura con le cortecce) e della “consorella” cavese e nel contempo, visto che non si riesce a fermare il “campionato di calcio a 5 e le conseguenti distruzioni, impianto d’irrigazione compreso”, chiediamo al Sindaco Marco Galdi di voler far realizzare un campo di calcio a 5 al posto dell’aiuola sita al lato destro dell’uscita del parco in parola (quella che immette su viale Degli Aceri, di fronte ai Cavalieri della Pergamena in Bianco), ovviamente recintato e coperto da reti metalliche dell’altezza minima di metri 6.
La città spenderebbe meno e chi l’ama non soffrirebbe per le angherie subite dalla verde area! Per le restanti precedenti esemplificazioni, occorre la vigilanza e la comminazione delle severe sanzioni ai genitori dei nostri indigeni distruttori!
Livio Trapanese
Fonte: Il Portico
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