Stanno diventando una vera e propria emergenza le condizioni delle strade cittadine. Ad aggravare la situazione anche i lavori di pavimentazione in asfalto, rimasti incompiuti per le condizioni atmosferiche. Basta fare un giro in macchina per la città per accorgersi che si contano sulle dita di una mano le strade in condizioni accettabili. E se al centro qualche intervento si fa (via Castaldi), nelle frazioni nel migliore dei casi è il trionfo della "pezza".

E' un elenco lunghissimo, che va da un versante all'altro della Vallata, quello delle strade della sofferenza. Al collasso la politica del rappezzo, che negli ultimi tempi ha avuto anche una nuova evoluzione. Oltre alle piccole pezze di asfalto per riempire il buco di turno, si è passati pure al metodo "cravatta". In via Mazzini, infatti, si è provveduto ad asfaltare un lungo tratto di strada, ma solo al centro, lasciando scoperti i due lati e senza coprire neppure gli scavi per il collegamento dei tombini alla condotta fognaria.

Per non parlare delle strade ibride, quelle che iniziano con una pavimentazione in basoli e si trasformano via via, con un andamento irregolare in asfalto. Sarà per il clima di austerità che vivono i Comuni, ma le "strisciate" di asfalto sono effettuate in tutta economia, con il risultato che dopo poco tempo ricompaiono le buche. Ed allora, via al rappezzo.