Tu sei qui: CronacaUn computer per ridare la voce a Lolita
Inserito da (admin), martedì 16 gennaio 2007 00:00:00
Lolita D'Arienzo potrà riprendere a parlare, sia pure attraverso un sintetizzatore. La buona notizia è arrivata in meno di 24 ore. L'accorato appello lanciato dai familiari dell'insegnante di danza classica, da 10 anni colpita da Sla (sclerosi laterale amiotrifica) e costretta a vivere legata ad un respiratore, ha trovato una risposta. Sarà, infatti, l'Asl Sa1 a provvedere all'acquisto della sofisticata apparecchiatura, capace di tradurre i movimenti oculari in parole. A quanto pare, non ci sarebbe bisogno di una raccolta fondi: l'apparecchiatura da collegare al computer, del costo di 21mila euro, può essere assicurata dal Servizio sanitario nazionale, e dunque dall'Asl di appartenenza.
Del caso si è occupata la dott.ssa Matilde Ansanello, direttore del dipartimento "Fasce deboli" dell'Asl Sa1, che nel giro di poche ore ha trovato una risposta certa alla richiesta di Lolita. «Il sintetizzatore rientra nel tariffario che raccoglie le protesi che possono essere fornite in maniere gratuita ai pazienti affetti da particolari patologie - spiega il dott. Perrotta, direttore del dipartimento di Riabilitazione dell'Asl Sa1 - I familiari della signora possono rivolgersi al distretto di appartenenza oppure contattarmi personalmente, presso il mio ufficio in via Federico Ricco, a Nocera, per dare avvio alla procedura».
La storia di Lolita ha toccato al cuore i rappresentanti delle istituzioni locali e non solo. Il sindaco Luigi Gravagnuolo ha contattato telefonicamente i familiari di Lolita D'Arienzo, fissando per le prossime ore un incontro. Quanto alle problematiche relative all'assistenza da fornire a Lolita, il primo cittadino si è riservato di esprimere qualsiasi commento dopo aver parlato con la famiglia.
Sostegno e solidarietà è giunto anche dal mondo del volontariato cavese. «Già nel prossimo consiglio dell'associazione, discuteremo l'opportunità di promuovere una raccolta tra le nostre iscritte - conferma la presidente dell'associazione "La Rosa di Gerico", Pina Buongiorno - Ma non solo. Valuteremo i modi per coinvolgere le istituzioni e le altre associazioni cavesi, dai Lions al Rotary». Le fa eco Rosario Pellegrino, presidente della Caritas: «Già in passato abbiamo seguito le vicende della signora D'Arienzo. I familiari sanno che possono rivolgersi a noi per qualsiasi cosa. Certamente, nel caso in cui sarà necessario promuovere una raccolta di fondi per regalare un sintetizzatore a Lolita, noi saremo lieti di contribuire anche attraverso l'opera di sensibilizzazione».
Stamattina Lolita ha ascoltato dalla bocca di sua cugina l'articolo apparso sul quotidiano Il Mattino. «Ho detto che le avete dato tanta forza per andare avanti - confida il fratello Andrea - Vi vuole dire grazie». Un regalo, o meglio una sorpresa per Lolita, sarebbe vedere pubblicati i testi delle sue poesie. A mio figlio, Dove sei, la Tenda, la Danza, sono solo alcuni dei titoli delle poesie che ha dettato, sempre con il solo battere delle ciglie, a sua cugina. «Da domani forse la sua voce, anche se artificiale, potrà ricominciare a recitarle», auspica il fratello.
Fonte: Il Portico
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