È trascorso un mese da quando Manuel Cientanni è scomparso nel mare della Costa d'Amalfi.

Era il 14 agosto quando il ragazzo, insieme a due amici, aveva noleggiato una barca di 6 metri, dalla quale era caduto e non era più risalito.

L'ispezione dei fondali è stata subito attivata ed è proseguita fino al 21 agosto, con l'impiego di apparecchiature tecniche d'avanguardia come il R.O.V. 3000 (remotely operated vehicle) ed il Side Scan Sonar, per poi essere interrotta.

Nel frattempo la famiglia non si arrende: «Speriamo sempre di riuscire a trovare Manuel», scrive il padre del 29enne, Walter Cientanni, che si appella «al cuore di quanti vivono ogni giorno il mare. Penso, ad esempio, ai pescatori di Campania, Calabria, Sicilia o basso Lazio. Ma anche a tutti coloro che lavorano in mare. A loro chiediamo di prestare la massima attenzione e di non sottovalutare nulla».

«Ringraziamo di cuore - ha aggiunto - le forze dell'ordine, la Capitaneria di Porto, i vigili del Fuoco e quanti hanno effettuato per giorni le ricerche di Manuel. Sappiamo che hanno messo in campo ogni sforzo per ritrovarlo. Hanno anche diramato un bollettino per i natanti e ci sono stati sempre vicini. Ma noi non vogliamo perdere la speranza e vogliamo provare ad avere ancora più occhi in mare per tenere alta l'attenzione».

In serata la Lega Navale, presso cui Manuel lavorava, ha organizzato una fiaccolata in ricordo del 29enne.

Leggi anche:

Cetara, ultimata l'ispezione dei fondali: Manuel non si trova. Capitaneria di Porto estende le ricerche con mezzi aerei