Un'altra fetta di cavesità rimbalza agli onori delle cronache. Parliamo dell'Associazione Culturale "Piccolo Teatro al Borgo" di Cava de'Tirreni, che con la regia del "cavese doc" Domenico (Mimmo) Venditti, da 30 anni, porta i suoi attori in centinaia di città e paesi d'Italia e non solo, per rappresentare le più famose opere teatrali. E noi gli diciamo: grazie di vero cuore! È proprio vero, i cavesi per avere riconosciute le qualità che con tanta passione esprimono nei più disparati settori, devono uscire dalla Valle Metelliana. Noi non li sappiamo apprezzare!

Un esempio per tutti sono i nostri abili sbandieratori, i quali si confermano, sempre più, campioni nazionali. Cosa dire poi dei pistonieri, dei cortei storici, dei cavalieri, dei corpi di ballo, degli atleti di tutte le discipline, i quali al rientro dalle "trasferte" nazionali ed estere, ci fanno inorgoglire nel mostrarci i riconoscimenti ottenuti, non mancando di echeggiare la cultura, le tradizioni ed il folklore della nostra Città, diffondendo la sua ricca storia, che ha origini millenarie, grazie ad un Principe Longobardo, Alferio Pappacarbone, primo Abate dell'Abbazia Bendettina della SS. Trinità di Cava.

Cava de'Tirreni trabocca di pagine di storia, ma come i protagonisti degli annuali eventi di natura storico-folkloristica (cortei storici, pistonieri, sbandieratori e cavalieri) non hanno idonee strutture ove esercitarsi, così i nostri amici del teatro cittadino, e sono in molti, non hanno un'idonea struttura teatrale ove farsi meritatamente applaudire. Per i primi si potrebbe pensare all'ex velodromo, ovviamente riattato per la bisogna; per i secondi si può pensare al plesso del deposito del C.S.T.P. di Viale Mazzini, visto che gli autobus, a breve, verranno dislocati altrove. Così facendo, con poca spesa, potremmo avere a Cava de'Tirreni un teatro a norma, in posizione centrale, vicino ad un ampio parcheggio e con la disponibilità di 450 posti a sedere, come confermatoci dallo stesso regista-attore Mimmo Venditti.

Sarebbe un primo passo verso una sistemazione futura, che potrebbe essere individuata nel primo livello "sotto terra" della costruenda Piazza Lentini, non mancando di realizzare anche altri "contenitori" da destinare alla cultura cittadina. Altri due livelli sottostanti potrebbero essere destinati a parcheggi, per incentivare il turismo ed il commercio. Se si vuole valorizzare, in concreto, l'immenso patrimonio (umano, vestiario, etc) che Cava de'Tirreni impegna da tantissimi anni nei più disparati settori, occorre che a questo sia rivolta la giusta e tanto ambita attenzione, affinché i sodalizi che propongono storia, cultura, teatro, folklore, sport, etc., per una comunità in crescita come la nostra, abbiano idonee strutture ove praticare, filantropicamente, le finalità istituzionali. Meditiamo gente, meditiamo!