Tu sei qui: CronacaUna strada intitolata a Randino
Inserito da (admin), mercoledì 9 marzo 2011 00:00:00
L’Amministrazione Galdi avverte, in maniera molto forte, l’esigenza - anche alla luce degli ultimi, tragici eventi verificatisi in Afghanistan - di onorare il ricordo, con l’intitolazione di una strada, del Caporal Maggiore Capo Massimiliano Randino, di origine cavese, vittima a Kabul il 17 settembre del 2009 di un vile attentato terroristico mentre ottemperava, con la massima dedizione, il compimento degli incarichi affidatigli nell’ambito della missione di pace promossa dall’O.N.U. in Afghanistan.
Il tratto di strada da intitolare al giovane militare, con apposita cerimonia da tenersi nel mese di aprile p.v., è quello provinciale, di recente costruzione, insistente sul territorio del Comune di Cava de’ Tirreni, che collega via G. Vitale della frazione S. Lucia con la località Citola del Comune di Nocera Superiore.
In realtà, l’attribuzione dei toponimi alle aree di circolazione, disciplinata dalla legge n. 1188/27, deve essere autorizzata dal Prefetto e prevede il divieto di dedicare strade o piazze pubbliche a persone che non siano decedute da almeno 10 anni. Tuttavia, con DM 25 settembre 1992, i Prefetti hanno la facoltà di autorizzare le intitolazioni di luoghi pubblici e monumenti anche a personaggi deceduti da meno di 10 anni, come nel caso di Massimiliano Randino.
Dal curriculum vitae del giovane Randino, nato a Pagani nel 1977, ma vissuto a Cava de’ Tirreni fino al 1998, dove fu attivo componente dell’Associazione Sbandieratori Città de la Cava “Li Quattro Distretti”, risalta in maniera evidente la sua breve, ma intensissima carriera militare. Alla fine degli anni ’90, infatti, si fregia del brevetto di paracadutismo presso l’apposita scuola di Pontecagnano e nel 1999, per assolvere agli obblighi di leva, viene destinato al 231° Reggimento di Avellino. Nell’anno 2000 inizia il percorso di volontario in ferma breve presso il 47° Reggimento “Ferrara” di Barletta e, al termine dell’anno, viene assegnato al Reparto Comando e Supporti Tattici della “Folgore”. Dal 2001 al 2007 partecipa, con il contingente militare italiano, a diverse missioni di pace internazionali, nel Kosovo, in Afghanistan, in Iraq e di nuovo in Afghanistan per la sua ultima missione, dal 10 dicembre 2008 al 17 settembre 2009, giorno del tragico evento luttuoso. Il 6 maggio 2010 viene insignito dal Presidente della Repubblica della Croce d’Onore alla sua memoria.
«Il Caporal Maggiore Capo, Massimiliano Randino - ha dichiarato il sindaco Marco Galdi - è stato un chiaro esempio di volontario animato da un altissimo senso del dovere, dimostrandosi sempre un valido e sicuro collaboratore. Inoltre, come si evince chiaramente dal suo Stato di Servizio, Randino si è distinto quale brillante paracadutista, contribuendo ad accrescere il lustro ed il prestigio non solo del Reparto cui apparteneva, bensì dell’intero Esercito italiano in campo internazionale. Grazie Massimiliano, la Città di Cava de’ Tirreni è fiera di te».
Il Portavoce Antonello Capozzolo
Fonte: Il Portico
rank: 10964101
Brindisi tra detenuti, torte di compleanno, selfie e video diffusi sui social. Scene che sembrano girate in un locale e non all'interno di un istituto penitenziario. E invece è proprio dal carcere di Salerno che provengono le immagini finite online e già diventate virali. A riportare la notizia è La...
Questa mattina, intorno alle 10:15, un terribile incidente si è verificato sull'autostrada A4, nel tratto tra Latisana e Portogruaro (Venezia), causando la morte di due persone. Un'auto, per cause ancora da accertare, ha oltrepassato la segnaletica di un cantiere temporaneo allestito nella corsia di...
Nel tardo pomeriggio di martedì 29 aprile, intorno alle 19:00, una squadra dei Vigili del Fuoco di Avellino è intervenuta in Via Traversa Torelli a Mercogliano per soccorrere una cagna gravida segnalata in difficoltà all'interno di un canale di scolo. Giunti sul posto, i soccorritori hanno recuperato...
Gli agenti dell'Unita Operativa Tutela Edilizia e Patrimonio sono intervenuti a Napoli, in via Giovanni Antonio Campano, dove una donna, forzando la porta d'ingresso, aveva occupato abusivamente un appartamento di proprietà comunale che era stato pochi mesi orsono sgomberato da precedenti occupanti abusivi....