Tu sei qui: CronacaUsura dilagante, l'impegno della Caritas
Inserito da (admin), lunedì 13 febbraio 2006 00:00:00
L'usura si espande a macchia d'olio in città. Rosario Pellegrino, direttore della Caritas Diocesana, lancia l'allarme: «Pur in assenza di dati certi, siamo convinti che il fenomeno è in forte crescita». Malgrado l'impegno profuso dal centro di ascolto della Caritas, che ha aderito alla fondazione "S. Giuseppe Moscati" per promuovere azioni preventive e di ascolto per le vittime dell'usura, i risultati per circoscrivere il fenomeno sono stati molto modesti. «Finora abbiamo potuto aiutare - continua Pellegrino - solo un padre di famiglia capitato sotto le grinfie dei "cravattari". Era al sommo della disperazione e ci ha contattato. Dopo averlo ascoltato, si è messa in moto la nostra macchina organizzativa. Fortunatamente, siamo riusciti a salvarlo appena in tempo dalle grinfie degli strozzini. Nonostante i nostri continui appelli, sono ancora in pochi, però, a contattarci per essere aiutati ad uscire da questo tunnel».
Il centro di ascolto della Caritas è attivo da poco più di un anno. «Siamo stati sollecitati ad interessarci del "problema usura" dal nostro Arcivescovo Orazio Soricelli. All'inizio sono stati in molti a contattarci, ma poi nessuno si è presentato per essere assistito. Presumibilmente erano famiglie o commercianti indebitati con gli strozzini per importi superiori ai 15mila euro. La nostra struttura non può aiutare chi è indebitato per una somma maggiore». A questo fenomeno malavitoso, in continuo aumento, bisogna aggiungere quello della micro-usura. «Un'altra devianza che non deve essere presa sotto gamba - conclude Pellegrino - Sono in molti che per mancanza di lavoro non riescono a pagare neanche le bollette del gas, della luce e del telefono. Ci si rivolge, così, ai "cravattari" con una certa sufficienza, ma non potendo pagare successivamente, il debito aumenta notevolmente. Sono gli stessi parroci che spesso mi riferiscono di queste circostanze molto dolorose».
È proprio la crisi occupazionale, che non ha risparmiato la città, a far diffondere il fenomeno dell'usura. Le modalità sono sempre le stesse. Si parte da prestiti di modesta entità, che poi aumentano a dismisura col passare del tempo. Un discorso a parte riguarda il commercio al dettaglio. Molte attività una volta "sicure", a causa della crisi economica, spesso vanno in tilt e gli imprenditori si affidano ai "cravattari" per tentare di salvarsi. Da uno studio effettuato dall'"Osservatorio della povertà e delle risorse" della Diocesi, è emerso che anche gli extracomunitari sono finiti sotto le grinfie degli strozzini. Dietro il fenomeno potrebbe nascondersi anche lo sfruttamento dei cittadini stranieri, allorché non riescono ad onorare i loro debiti.
Fonte: Il Portico
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