Tu sei qui: CronacaVescovo e Codacons contro il “battesimo” di Achille Lauro a Sanremo
Inserito da (Redazione LdA), mercoledì 2 febbraio 2022 18:25:58
«Il rispetto per gli altri dovrebbe essere il primo dovere del servizio pubblico». Lo afferma all'Adnkronos il presidente del Codacons Carlo Rienzi annunciando che l'associazione presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Imperia per blasfemia e vilipendio della religione, in riferimento all'esibizione di Achille Lauro nel corso della prima puntata del Festival di Sanremo. L'artista romano, infatti, sul finale del brano 'Domenica', ha inscenato un auto-battesimo.
«Una triste apertura del Festival della Canzone Italiana 2022 - ha scritto il vescovo di Ventimiglia Mons. Antonio Suetta in un comunicato stampa - ha purtroppo confermato la brutta piega, che, ormai da tempo, ha preso questo evento canoro e, in generale, il mondo dello spettacolo, servizio pubblico compreso. La penosa esibizione del primo cantante ancora una volta ha deriso e profanato i segni sacri della fede cattolica evocando il gesto del Battesimo in un contesto insulso e dissacrante».
«Il brano presentato, già nel titolo - Domenica - e nel contesto di un coro gospel, alludeva al giorno del Signore, celebrato dai cristiani come giorno della fede e della risurrezione, collocandolo in un ambiente di parole, di atteggiamento e di gesti, non soltanto offensivi per la religione, ma prima ancora per la dignità dell'uomo. Non stupisce peraltro che la drammatica povertà artistica ricorra costantemente a mezzi di fortuna per far parlare del personaggio e della manifestazione nel suo complesso», ha dichiarato.
E ha proseguito: «Indeciso se intervenire o meno, dapprima ho pensato che fosse conveniente non dare ulteriore evidenza a tanto indecoroso scempio, ma poi ho ritenuto che sia più necessario dare voce a tante persone credenti, umili e buone, offese nei valori più cari per protestare contro attacchi continui e ignobili alla fede; ho ritenuto doveroso denunciare ancora una volta come il servizio pubblico non possa e non debba permette situazioni del genere, sperando ancora che, a livello istituzionale, qualcuno intervenga; ho ritenuto affermare con chiarezza che non ci si può dichiarare cattolici credenti e poi avvallare cd organizzare simili esibizioni; ho ritenuto infine che sia importante e urgente arginare la grave deriva educativa che minaccia soprattutto i più giovani con l'ostentazione di modelli inadeguati».
«Vero è, come dice il proverbio, che "raglio d'asino non sale al cielo", ma stimo opportuno sollecitare le coscienze ad una seria riflessione e i credenti al dovere della riparazione nella preghiera, nella buona testimonianza della vita e nella coraggiosa denuncia», ha chiosato.
(Foto: Instagram achilleidol)
Fonte: Il Vescovado
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