Non vogliono lasciar passare le ruspe del Comune. Non sono disposti a dividere la piccola stradina, che porta al loro condominio, con gli automobilisti ed i passanti diretti alla nuova sede del Patto Territoriale. E così, in primo luogo hanno bloccato i lavori, sbarrando la strada agli escavatori. Non contenti, si sono poi rivolti all'Unione Nazionale Consumatori per far valere le loro ragioni e presentare un ricorso scritto contro il Comune. È accaduto in via Atenolfi, nella piccola traversa dell'ex Collocamento, dove la protesta di 20 famiglie non tende a placarsi. Da qualche settimana un intero condominio è in subbuglio per l'avvio dei lavori nel piazzale della palazzina comunale, fino a qualche tempo fa sede del Collocamento ed oggi destinata ad ospitare gli uffici del Patto Territoriale. Secondo i residenti, la realizzazione del parcheggio per la nuova sede degli uffici provocherebbe una serie di disagi. «Perderemo la nostra tranquillità - dicono - ma non è questo il punto. L'uso della strada fino a qualche tempo fa era privato e questo non ce lo siamo inventato noi. Più volte abbiamo segnalato al Comune ed alle Forze dell'Ordine problemi di natura igienico-sanitaria e situazioni di degrado, ma ci è stato risposto che non si poteva intervenire perché si trattava di una strada privata». Dopo la sottoscrizione di una petizione, il condominio si è rivolto all'Unione Nazionale Consumatori per presentare ricorso nei confronti del Comune. L'avv. Luciano D'Amato, presidente della Delegazione metelliana, fa il punto della situazione: «Abbiamo incontrato i condomini proprio nel cortile oggetto della contesa. Nella stessa giornata abbiamo avuto un primo faccia a faccia con l'assessore Giuseppe Gigantino, che si è detto disponibile ad una mediazione. Nei prossimi giorni ci saranno nuovi incontri, al fine di individuare una soluzione che soddisfi tutti».