Tu sei qui: Cultura"Prologo: Cinabro" il nuovo singolo di Mercvrio è una dichiarazione di intenti intrisa di poesia e sentimenti
Inserito da (admin), sabato 22 gennaio 2022 18:37:28
Brillante, camaleontico, pungente e stravagante, Mercvrio torna, dopo il successo di "Ormoni" (2021), con "Prologo: Cinabro" (The Bluestone Records/Talentoliquido/Believe Digital), il suo primo EP che evidenzia la poliedricità della sua Arte. Interprete, autore e videomaker, l’artista dà sfogo alla sua vena creativa in un progetto che si pone sulla scena come la genesi del suo percorso musicale, intriso di sperimentazione e ricerca, ma soprattutto, di una penna arguta e curiosa, capace di esprimere nero su bianco la complessità dei sentimenti umani con la semplicità e l’efficacia dell’urgenza espressiva che lo caratterizzano. Dalla già edita ed introspettiva "Ormoni", passando per la dualità di "Beatrice", la grinta di "Bravo Ragazzo", il desiderio di rivincita personale di "Sole" e le atmosfere suggestive di "Cinabro: Interludio", il disco, che trae il suo titolo dal minerale da cui il mercurio viene estratto, è supportato dal singolo "Il Tuo Corpo", traccia centrale dell’EP, che ben evidenzia l’abilità comunicativa del cantautore capitolino, in un viaggio sonoro e sensoriale guidato dalla delicatezza intrecciata al vigore dei sentimenti. Un pezzo dolce e sensuale, in grado di narrare l’amore, esclusivo e totalizzante, con la poesia e la sensibilità tipiche di chi si immerge nelle emozioni senza riserve per non riemerge mai completamente, riuscendo a raccontare, e raccontarsi, senza filtri, maschere e difese. Ed è nella minuzia e nell’accortezza delle parole, delle metafore e delle simbologie utilizzate per descrivere sensazioni e stati d’animo - «E si confonde il tuo orizzonte con il mio nei sospiri della carne, tra le gambe e le campagne»; «Vorrei morire qui, tra queste valli, per darti tutti i miei atomi e scomparire dentro le tue carni, addormentarmi» -, unite ad una vocalità avvolgente ed istantaneamente riconoscibile, che Mercvrio fonda la sua cifra stilistica, regalando agli ascoltatori ritratti musicali capaci di stupire e affascinare sin dai primi tratti. Sei tracce, di cui quattro accompagnate dai rispettivi videoclip ufficiali, diretti dal team di Miniera Production- in uscita con cadenza settimanale, fatta esclusione per la settimana sanremese -, che coniugano la dimensione sonora a quella figurativa, in un susseguirsi di ritmi e tematiche che prendono vita e forma dai fotogrammi interiori dell’artista, come magistralmente descritto nella sua "Beatrice", tra la malinconica ironia e la coerenza di ogni sua contraddizione - «Non so disegnare, ma ti ho fatto mille ritratti nella mia testa» -. Interamente prodotto dalla fidata Reb the prod, che ha curato anche mix e master dei brani "Beatrice", "Bravo Ragazzo", "Sole" e "Cinabro - Interludio" - "Il tuo corpo" è stata mixata e masterizzata da Roberto Proietti Cignitti del Container Audio Room ed "Ormoni" da Andrea Mattia del Sam Recording Studio -, "Prologo: Cinabro" è la volontà artistica di Mercvrio, il primo passo, deciso e risoluto, di un cammino professionale eclettico e poliforme, ma focalizzato su un’unica macro-area comunicativa, quella delle emozioni, come lui stesso spiega: «Il nome del mio EP di debutto deriva dal Cinabro, il minerale da cui il mercurio viene estratto. Così come tale minerale può essere considerato come lo stato primordiale per il metallo, questo disco ha l’intenzione di essere la fase iniziale di una storia, di un percorso. Un prologo, quindi, composto da sei brani, all’interno dei quali emergono e si amalgamano sonorità eterogenee, spaziando dal rock alla trap, dall’indie al pop, che hanno il compito di raccontare i sentimenti». "Prologo: Cinabro" si configura a tutti gli effetti come una dichiarazione di intenti, sia stilistica, attraverso la fluidità dei generi che lo compongono, sia concettuale, grazie alle differenti tematiche che vi sono esposte e descritte: una premessa artistica che sancisce il nome di Mercvrio alla musica italiana, senza definizioni ed etichette, ma come portavoce, messaggero del sentire più autentico e profondo dell’umanità.
Fonte: Booble
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