Tu sei qui: CuriositàIl trionfo dei “Saponari”
Inserito da (redazionelda), giovedì 7 gennaio 2021 17:59:58
di Gabriele Cavaliere
"Ve sit fatt comm'a sapunari"! Dicevano le nostre madri quando all'imbrunire noi "guagliuncielli" tornavamo a casa lerci, dopo interminabili "partite di pallone", disputate su campetti di terra lasciata incolta oppure, i più fortunati, nella sabbia polverosa della "Marina Grande".
Per molto tempo mi sono chiesto chi fosse questo fantomatico "saponaro", finché scoprii che si trattava di piccoli affaristi che fino alla prima metà del XX secolo passavano di casa in casa raccogliendo abiti usati, scarpe sfondate ma anche vecchia mobilia e rottami di metallo, di cui la gente voleva disfarsi. In cambio di questa mercanzia il saponaro non dava denaro ma pagava con pezzi di sapone di sua produzione. Da qui il nome del personaggio e la sostanziale differenza con il moderno rigattiere. Il saponaro poi, grazie alle sue capacità, al limite del miracoloso, riusciva a rigenerare la "merce" raccolta e a reimmetterla sul mercato.
Da tale antico "mestiere" derivano vere e proprie "chicche" della nostra tradizione:
Per prima cosa il detto, "ccà ‘e pezze e ‘ccà ‘o sapone" che, seppure letteralmente stia a significare "qua gli stracci e qua il sapone", per estensione, assume il significato generico di "appena tu mi darai i soldi io ti darò la merce";
Poi c'è il termine "sapunaro" che ancora oggi si usa per indicare persone con scarse capacità operative, ovvero con spiccata propensione all'arruffo. Oggi ne siamo letteralmente circondati!
Ed infine, una vera e propria "specialità" gastronomica, la ricetta degli Spaghetti "alla saponaro"... perfetta per sdrammatizzare la situazione di cui sopra...
(ingredienti per 4 persone)
400 gr di spaghetti
100 gr di capperi
300 gr di olive di Gaeta snocciolate
100 gr di olio
1 spicchio d'aglio
4 o 5 cucchiai di pangrattato
Mettete a bollire l'acqua per la pasta e appena calati gli spaghetti in una padella abbastanza larga mettere a soffriggere l'aglio nell'olio. Appena "imbiondisce", rimuovere l'aglio, e aggiungere i capperi e le olive. Scolare gli spaghetti al dente e versarli nella padella, spolverizzare di pan grattato e amalgamare lasciando cuocere ancora qualche minuto, a fuoco vivace. Togliere la pasta dal fuoco e rovesciarla in una pirofila da forno già unta d'olio. Spolverizzare con altro pangrattato, aggiungere ancora un filo d'olio, e mettete in forno, già caldo, per circa mezz'ora a 180°.
Quando la superficie della pasta avrà assunto un aspetto dorato e croccante, quando, cioè, la pasta sarà ben "arruscata", il piatto sarà pronto... l'ideale in queste giornate uggiose e in "zona rossa"!!
Fonte: Il Vescovado
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