Tu sei qui: CuriositàLa "riggiola" di Raimondi contro il malocchio, omaggio per Franco Nuschese
Inserito da (redazionelda), mercoledì 29 novembre 2017 19:32:51
Il malocchio è una delle tradizioni più radicate nell'Italia Meridionale, che tratta la superstizione del potere dello sguardo di produrre effetti sulla persona osservata.
Il corno napoletano è per antonomasia l'amuleto che, si crede, scacci via il malocchio. E' senza dubbio il più noto dei portafortuna, tipico della tradizione partenopea.
La sua storia affonda le radici addirittura nell'antichità.
Al tempo dei romani, avere una statuina con un elemento del genere, lungo e affusolato, si pensava che portasse fortuna e benessere a tutta la famiglia anche per le generazione future.
Vari simboli di questo tipo, detti "Curnicielli" sono stati rinvenuti sia negli Scavi di Pompei che di Ercolano.
Nel Medioevo, poi, il corno assume proprietà magiche, diventando amuleto che allontanava le influenze maligne; il talismano doveva essere rosso, realizzato artigianalmente con materiale duro, come il corallo, vuoto all'interno e con la punta e magari che osservasse la regola delle "tre R": rosso, rotto e regalato. Ma sono diverse le figure profane, tipiche della scaramanzia popolare di ogni latitudine: dalla civetta al ferro di cavallo, dal numero 13 al gobbo in frac, dal quadrifoglio alle corna.
Tutte queste immagini sono rappresentate artisticamente nella "riggiola" del maestro ceramista vietrese Franco Raimondi, un potente talismano di antica tradizione raffigurante tutti gli amuleti contro il malocchio che la rende preziosa perchè ne raddoppia gli effetti.
Tradizionalmente la mattonella in terracotta smaltata veniva incastonata sul muro esterno delle abitazioni, sempre sul lato destro dell'ingresso, così da non consentire, secondo la superstizione, l'ingresso influenze maligne.
La scorsa settimana una "riggiola" proveniente dalla collezione de La Caravella Art Gallery di Amalfi è stata recapitata al ristorante "Cafe Milano" di Abu Dhabi come omaggio a Franco Nuschese, l'imprenditore originario di Minori guru della cucina e dell'ospitalità made in Italy negli Stati uniti e negli Emirati Arabi Uniti.
Dopo aver ricevuto il "Ciuccio" di Liguori, Nuchese - uno che nella vita ha avuto molta fortuna guadagnata grazie al suo estro - ha preferito mettere in mostra il gradito omaggio sul banco del bar del suo locale.
«Anche se sono un cristiano credente - ha confessato posando in foto in maniera scaramantica - la fortuna non è mai troppa. Quest'opera rappresenta la nostra straordinaria tradizione fatta anche di credenze popolari e convinzioni tramandate nel tempo. E' sempre bello avere un pezzo pregiato di Costiera con me, è già questo il mio vero portafortuna».
Fonte: Il Vescovado
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