Un'immagine che non passa inosservata: una bicicletta bianca, apparentemente nuova, giace abbandonata nel letto del fiume Reghinna Major, a Maiori, a diversi metri sotto il livello del lungomare. Per trovarsi in quella posizione, la mountain bike deve essere stata lanciata oltre le ringhiere di protezione che delimitano la passeggiata.

Comparsa nel primo pomeriggio di ieri, la bicicletta, apparentemente intatta, è diventata motivo di curiosità per residenti e passanti. Cosa ha spinto qualcuno a compiere un gesto così insolito? Si tratta di un atto impulsivo dettato dalla frustrazione di un ragazzino? Oppure siamo di fronte a un episodio di vandalismo o, peggi ancora, di bullismo?

La scena, per quanto singolare, invita a riflettere su diverse tematiche: il rispetto per gli spazi pubblici, la cura per l'ambiente e le dinamiche sociali che possono portare a simili gesti. Il letto del fiume, spesso trascurato e utilizzato come luogo di scarico improprio, diventa qui teatro di un episodio che non può passare inosservato.

Le autorità locali non hanno ancora rimosso la bicicletta, che sembra quasi un simbolo muto di una storia che resta da decifrare. Nel frattempo, resta l'interrogativo sull'identità del responsabile e sulle motivazioni dietro questo gesto.