Tu sei qui: CuriositàQuel portachiavi atteso 28 anni
Inserito da (redazionelda), martedì 6 marzo 2018 19:46:13
RAVELLO - Un regalo tanto desiderato e atteso per quasi ventott'anni. È quello ricevuto dal professor Salvatore Sorrentino sabato scorso in occasione dei festeggiamenti per il suo ottantesimo compleanno, svoltisi presso l'hotel Parsifal.
Un portachiavi d'argento, che per l'ex sindaco di Ravello rappresenta il ricordo di un'opera, la "sua" incompiuta che poi ha cambiato la storia di Ravello e le abitudini dei suoi abitanti.
L'accessorio coniato nel 1990 in occasione dell'inaugurazione della nuova galleria che collega la strada Castiglione-Ravello con la Ravello-Chiunzi, e che ha definitivamente liberato piazza Vescovado dal traffico veicolare.
Un'opera inizialmente pensata da Sorrentino e portata a compimento dal suo successore Salvatore Di Martino grazie al forte interessamento dell'allora ministro alle infrastrutture Carmelo Conte.
Nonostante la paternità Sorrentino non venne invitato alla cerimonia, non ricevendo quel simbolo. Ci ha pensato il suo collega e amico Sigismondo Nastri, dopo 28 anni, a rimediare: lui che, da corrispondente per conto del Giornale di Napoli prese parte all'inaugurazione che coinvolse tutta la cittadinanza (il rituale nastro fu tagliato dal ministro Carmelo Conte), ricevette l'ambito portachiavi che sabato scorso ha consegnato nelle mani di chi è più legittimato a possederlo e conservarlo. Un gesto carico di significato e sentimento, che il professore Sorrentino ha apprezzato, non riuscendo a trattenere la commozione.
Poi i festeggiamenti sono stati occasione per ricordare i più significativi momenti della sua lunga esperienza di docente, e direttore, della sede di Amalfi dell'Istituto professionale per il Commercio "A. Fortunati" di Salerno. Ci ha pensato un'ex alunna, Teresa Criscuolo, che ha tirato fuori dalla memoria espressioni, modi di dire, episodi di cui il docente è stato protagonista. Ma ne son venuti fuori anche altri, perché alla festa, con la moglie e i figli del neo ottuagenario, e le rispettive famiglie, c'era alcuni colleghi e un folto gruppo di ex allievi: quelli che più gli sono rimasti affezionati e che, spesso, "messaggiano" con lui per scambiare opinioni e, soprattutto, per riceverne incoraggiamenti e preziosi consigli.
Salvatore Sorrentino è apparso profondamente commosso, in particolare quando ha tagliato la grande torta fatta confezionare per l'occasione, realizzata dal noto pasticciere Alfonso Pepe di Sant'Egidio del Monte Albino, contornata da ottanta candeline, spente quasi con un sol soffio. Tra gli omaggi ricevuti, un bellissimo ciucciariello di ceramica vietrese donatogli dagli alunni. E, naturalmente, il portachiavi.
Fonte: Il Vescovado
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