Il giorno sognato, atteso (anche troppo) è arrivato. Finalmente Filippo Di Costanzo e Alessia Schiavo hanno pronunciato il fatidico "sì" a Ravello. Ieri pomeriggio la piazza Vescovado si è fermata all'uscita della sposa, bellissima, con un elegante abito bianco, accompagnata da un emozionatissimo papà Antonio, che quasi ha rischiato di inciampare sulla soglia del portone di casa. L'emotività, si sa, gioca brutti scherzi, ma poi ci ha pensato l'Ape-calessino a condurre la sposa verso la chiesa millenaria di San Giovanni del Toro. Filippo, vistosamente commosso all'arrivo di Alessia, non è riuscito a trattenere le lacrime. È un susseguirsi di emozioni nella calda domenica di luglio. In quel momento è come se avesse visto scorrere i momenti della loro lunga relazione, messa a dura prova, sin dalla giovane età, dalla distanza.

Ma il loro amore, vero, forte e duraturo, è stato capace di superare ogni ostacolo, fino a ricevere, finalmente (dopo lo slittamento di un anno dovuto all'emergenza pandemica), la consacrazione davanti a Dio. Come nelle favole.

A celebrare il rito religioso Padre Francesco Capobianco e padre Vincenzo Loiodice che hanno esaltato le qualità e lo stile di questi due giovani, belli, responsabili e determinati, che confermano quanto il vero amore provenga dal sacrificio innanzitutto. Loro, che rappresentano un esempio per tante coppie di giovani sposi, sono pronti a dar vita alla loro famiglia con base a Firenze.

Toccante il messaggio che i novelli sposi hanno dedicato agli invitati: "Oggi, con la benedizione di Dio e della presenza delle persone a noi più care ha inizio la nostra più grande avventura. Grazie alle nostre famiglie e a ognuno di voi che ha scelto di esserci in questo giorno speciale e in tutti i giorni della nostra vita.

A papà Raffaele e a tutti quelli avrebbero voluto esserci ma che comunque, oggi più che mai, sono qui con noi e ci tengono per mano. Non potremmo essere più felici di così!".

Emozionati i genitori della sposa, Antonio e Giulia, con Mario, la madre dello sposo, Mena, con Vittorio e Carmen, i piccoli Raffaele e Cloe e, naturalmente, zia Maddalena.

All'uscita dalla chiesa il tradizionale lancio di riso da parte di parenti e gli amici di sempre, in un contesto di straordinario entusiasmo.

Tante persone, ravellesi e non, hanno salutato il passaggio festante del corteo per le vie del centro storico prima di raggiungere la Piazza Vescovado per il brindisi al bar San Domingo, prima tappa verso Villa Eva per il banchetto nuziale. Una serata straordinaria conclusasi con il rituale taglio della torta e il brindisi augurale e tanta buona musica (non poteva essere diversamente) ed effetti speciali.

Note a margine:

La bomboniera rappresenta il connubio Toscana-Campania: una graziosa cassettina in legno contiene una boccetta di limoncello con la forma di un violoncello e un fiaschetto impagliato di vino del Chianti.

Questo giornale è legato a doppio filo a Filippo e ad Alessia. A loro auguriamo ogni bene, oltre a una più lunga e prospera vita coniugale.