"Valutazione della dislipidemia e dello spessore miointimale all'ecocolordoppler TSA di pazienti HIV in terapia con regimi PI-based versus non PI" è il titolo del complesso elaborato con cui Bernadette Anastasio ha conseguito, lo scorso 12 luglio, la laurea in Medicina presso l'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" di Napoli.

«Nella mia tesi ho valutato, su una coorte di 110 pazienti divisi in due gruppi: il primo che facevano il PI e il secondo di pazienti che non lo facevano. Il PI è un antiretrovirale che si usa nella terapia combinata per l'HIV ed è noto già in letteratura scientifica come questo sia associato a dislipidemia, cioè a un'alterazione dei lipidi (trigliceridi e colesterolo ) nel sangue. L'obiettivo del mio studio era valutare il danno endoteliale a livello delle pareti vasali nei pazienti che facevano questo PI (inibitori di proteasi) rispetto al gruppo senza, infatti sono stati arruolati nello studio solo pazienti che facevano l'ecocolordoppler (grazie al quale era possibile vedere sia l'ispessimento miointimale dei vasi sia la formazione di placche) dei tronchi sovra sovra aortici. Quindi ho valutato i lipidi, e la formazione delle placche ateromasiche, che poi si associano a maggior rischio cardiovascolare» sono le parole utilizzate dalla neo dottoressa per spiegare alla giornalista Mafalda Bruno la sua tesi.

Momenti di grande felicità per Maria Bernardette che ha raccolto i frutti di tanto studio e tanto sacrificio, riuscendo a laurearsi in medicina giovanissima.

E noi de Il Vescovado ci uniamo virtualmente in un brindisi con parenti e amici, augurando a Bernardette un futuro ricco di soddisfazioni personali e professionali.