Tu sei qui: Echi e FavilleTramonti, Alessandra Basso si laurea con lode e menzione speciale al Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 9 dicembre 2024 19:15:09
Un nuovo traguardo di eccellenza nel panorama musicale si aggiunge alla storia del Conservatorio "Giuseppe Martucci" di Salerno. Alessandra Basso, giovane soprano originaria di Tramonti, ha conseguito la laurea magistrale in Canto Lirico - Teatro Musicale con il massimo dei voti: 110 e lode con menzione speciale.
Questo riconoscimento è il risultato di un percorso di studio, dedizione e passione per l'arte lirica, culminato in un recital straordinario dal titolo "Soave sia il vento", che ha saputo incantare la commissione.
Si tratta di un viaggio emozionale e simbolico, costruito attraverso un repertorio di arie che hanno narrato una storia di rinascita personale e universale.
Il programma del recital, accuratamente selezionato, comprendeva alcuni dei più celebri brani della tradizione lirica:
- "Sombre Forêt" dal Guillaume Tell di G. Rossini
- "Dove sono i bei momenti" da Le Nozze di Figaro di W. A. Mozart
- "Voi che faceste" (Coro delle streghe) dal Macbeth di G. Verdi
- "Pace, pace mio Dio" da La Forza del Destino di G. Verdi
- "Soave sia il vento", celebre terzetto dal Così fan tutte di W. A. Mozart
- "Un bel dì vedremo" da Madama Butterfly di G. Puccini
- "Duo des Fleurs" dalla Lakmé di L. Delibes
Una sequenza di brani che ha esaltato la voce e l'interpretazione di Alessandra, offrendo un itinerario emotivo di rara intensità.
Il recital si apre in un'atmosfera cupa e inquietante. La protagonista si trova smarrita in una foresta oscura, metafora di una condizione di vita segnata dal dolore e dall'incertezza. Qui, tra i ricordi di giorni felici, irrompono le streghe, simbolo delle difficoltà e delle pressioni esterne che gravano sulle sue spalle già stanche.
Il momento di svolta arriva quando la protagonista, ormai sopraffatta, si aggrappa alla fede, invocando l'aiuto di Dio con la struggente aria "Pace, pace mio Dio". Questo grido di speranza viene finalmente ascoltato: l'atmosfera cambia, e un vento salvifico — il vento evocato nel terzetto "Soave sia il vento" — giunge a portarla via dalla foresta.
La narrazione si conclude in un paesaggio naturale, dove mare e luna rappresentano la serenità ritrovata e la libertà spirituale.
Con questo traguardo, Alessandra Basso conferma di essere un'artista completa, capace di coniugare tecnica vocale, interpretazione drammatica e una visione narrativa della musica.
Alessandra ha dimostrato con il suo recital che la musica può raccontare la vita, unendo tecnica, emozione e universalità.
La redazione si unisce con affetto agli auguri per Alessandra, congratulandosi per il meraviglioso traguardo raggiunto e augurandole una carriera ricca di soddisfazioni e applausi.
Fonte: Il Vescovado
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